ROMA – «In linea generale, è un fatto positivo che il Governo abbia almeno fissato una data per la riapertura, perchè c’è almeno una certezza temporale per chi fa impresa. Mi lascia perplesso però la data del 1° luglio per le attività di gioco, che potrebbero aprire da subito perchè garantiscono tutte le condizioni di sicurezza, con l’applicazione di protocolli sanitari adeguati». Lo ha detto ad Agipronews il senatore Gianni Pittella (PD), commentando il decreto legge sulle nuove riaperture approvato ieri dal Consiglio dei ministri, che fa slittare la ripresa delle attività di sale giochi, scommesse, bingo e casinò al 1° luglio. «Non si capisce la ragione, si potrebbe anticipare almeno di 15 giorni», anche considerando l’inizio degli Europei di calcio a giugno, continua Pittella, che denuncia «il grave rischio connesso alla chiusura del gioco legale a favore del gioco illegale e criminale: ogni attimo in cui il gioco legale sta chiuso, è un regalo alla criminalità». RED/Agipro
Riapertura sale giochi il 1° luglio, De Bertoldi (Fratelli d’Italia): “Governo ipocrita e vigliacco, rimandare la ripresa delle attività legali è un ulteriore favore alle mafie”
ROMA – La decisione di riaprire sale giochi e scommesse dal 1° luglio «è un atto ipocrita e vigliacco del Governo nei confronti degli imprenditori, perchè vuol dire – di fatto – ammazzare le imprese che già stanno soffrendo». Lo ha detto ad Agipronews il senatore Andrea De Bertoldi (Fratelli d’Italia), commentando il decreto legge sulle nuove riaperture approvato ieri dal Consiglio dei ministri, che fa slittare la ripresa delle attività di sale giochi, scommesse, bingo e casinò al 1° luglio. «Le sale giochi legali sono luoghi sicuri in cui si rispettano le norme di sicurezza e il distanzimento, avrebbero dovuto riaprire già qualche mese fa», sottolinea. Rimandare la riapertura a luglio «è un ulteriore favore alle mafie e alle bisce clandestine», spiega. Inoltre, «tra poco cominciano gli Europei di calcio: ci sarebbe stato un minimo ritorno di lavoro per le sale scommesse che sono chiuse da mesi, invece si sceglie di riaprire a luglio, quando le persone saranno in vacanza. È una presa in giro. Se il Governo non condivide il gioco legale, abbia il coraggio di ammetterlo», ha concluso.