Dopo aver visto l’ennesima trasmissione patetica ,Non è l’Arena, di Massimo Giletti, i calabresi hanno potuto constatare le ennesime sceneggiate napoletane di Giletti e De Magistris a cui si è aggiunto il prof Morra. Del senatore Morra di nostra vecchia conoscenza, abbiamo da dire che dalla trasmissione si evince che la sua presidenza dell’Antimafia, quindi, si inquadrerebbe piuttosto nel suo impegno paragiudiziario, anziché nell’ oggettiva visione del fenomeno mafia.
Da piu’ mesi questo programma getta solo fango sulla Calabria parlando solo di ndrangheta o di malasanità, ospitando il Sindaco di Napoli che non solo si propone di governare la Calabria, ma ambisce a farlo, come chiarito nel post, a partire dal «modello Napoli».
Fin qui tutto bene, perché come dicono gli spagnoli cada quien puede hacer de su culo un papalote , «ciascuno può fare del suo deretano un aquilone», cioè è libero di disporre come più gli aggrada di se stesso, sognando anche di compiere le imprese sulla carta più improbabili.
Bisogna ricordare al buon Giletti, che i calabresi non hanno l’anello sul naso e sanno bene che il modello della città di Napoli, proposto dalla giunta arancione è miseramente fallito. Se più di sei napoletani su dieci giudicano negativa la qualità della vita a Napoli, è perché il sistema dei trasporti non funziona, il patrimonio immobiliare è gestito in maniera irrazionale, la manutenzione è insufficiente e le periferie sono abbandonate al loro destino. In altre parole, la qualità dei servizi offerti ai residenti e alle imprese è pessima nonostante le imposte locali abbiano raggiunto livelli esorbitanti. Qui non si può fare a meno di ricordare come il Comune di Napoli sia un ente in pre-dissesto finanziario che, durante l’amministrazione de Magistris, ha visto lievitare il disavanzo fino a due miliardi e 613 milioni di euro e il debito complessivo fino a quasi quattro miliardi. E del piano per il miglioramento dei servizi, annunciato a fine agosto da Dema, ovviamente, non c’è ancora traccia. Il modello Napoli di De Magistris è fallito, bocciato anche dai sondaggi.
La Calabria non ha bisogno di questi personaggi, ma di una nuova classe dirigente locale di buona volontà, in grado di creare di risollevare le sorti della nostra aspra e amata Calabria. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.