Infettivologo, parte con Medici con l’Africa Cuamm per un innovativo progetto in Tanzania, dove 1.400.000 persone hanno l’Hiv
Luciano Ricifari, medico infettivologo di Catania, parte lunedì 16 luglio per la Tanzania, dove per un anno lavorerà con Medici con l’Africa Cuamm ad un progetto innovativo di test e terapia dell’Hiv/Aids nel nord del Paese. Cinquantadue anni, tre figli, Luciano Ricifari è già stato in Africa nel 1996, per dieci mesi e da allora ha sempre sognato di poter tornare sul campo.
«Ho scelto di fare il medico infettivologo proprio per lavorare in Africa – spiega Luciano Ricifari – e da più di vent’anni sognavo di tornarci. Quando ci sono stato per la prima volta, in Zambia, ero un giovane medico appena specializzato, ora ho molta più esperienza, sono preparato e penso potrò fare il mio lavoro al meglio. Per me è un sogno che si realizza, che ho coltivato anche seguendo il master in Medicina Tropicale a Liverpool, lavorando sodo. Nel frattempo sono arrivati anche i miei figli, che oggi sono grandi e sono i primi a sostenermi e ad essere felici per me. Spero verranno a trovarmi in Tanzania».
Luciano Ricifari si inserisce all’interno del progetto di “test and treat” dell’Hiv/Aids in una delle zone più povere della Tanzania, paese in cui 1.400.000 persone sono affette dal virus e in cui, in cinque anni, attraverso la creazione di una rete capillare di centri di salute e gruppi di aiuto comunitari sul territorio, si punta a sottoporre al test per l’HIV 300.000 persone e metterne in trattamento 20.000 sieropositive.
A Catania come in altre città siciliane è attivo da qualche anno il gruppo di appoggio “Medici con l’Africa Cuamm – Sicilia”, che raccoglie medici e cooperanti rientrati dall’Africa, ma anche semplici sostenitori, per portare avanti attività di sensibilizzazione e confronto sulle tematiche dell’Africa e della cooperazione sanitaria.
È possibile sostenere il lavoro dei medici del Cuamm con una donazione su c/c postale 17101353 e online su www.mediciconlafrica.org. Con 5 euro è possibile garantire un test per l’Hiv.
L’APPROCCIO TEST & TREAT IN TANZANIA
L’approccio del Test & Treat (test e traattamento) è oggi il più innovativo, suggerito anche dalle linee guida internazionali. Diversamente da quanto si fa oggi in Tanzania e in molte parti dell’Africa, infatti, questa modalità di cura si propone di mettere in trattamento con i farmaci antiretrovirali tutti i pazienti che risultano positivi al test per l’Hiv, non solo quelli con il sistema immunitario gravemente compromesso. In questo modo si può garantire una maggiore certezza nella prevenzione della diffusione del virus, oltre che un miglioramento delle prospettive di vita dei pazienti. In Tanzania 1.400.000 persone sono sieropositive e solo nel 2015 si sono registrati 54.000 nuovi casi, con 36.000 decessi.
MEDICI CON L’AFRICA CUAMM
Nata nel 1950, Medici con l’Africa Cuamm è la prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Realizza progetti a lungo termine in un’ottica di sviluppo, intervenendo con questo approccio, anche in situazioni di emergenza, per garantire servizi di qualità accessibili a tutti.
Oggi Medici con l’Africa Cuamm è impegnato in 7 paesi dell’Africa sub-Sahariana (Angola, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda) con oltre 1.600 operatori sia europei che africani; appoggia 19 ospedali, 45 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, tubercolosi e malaria, formazione), 3 scuole infermieri e 1 università (in Mozambico).