Il 24 novembre l’Ambasciata di Polonia organizza una conferenza intitolata “Copernicus. A new opportunity for enhanced cooperation” che si propone di individuare e sviluppare una piattaforma di cooperazione rafforzata tra Italia e Polonia in ambito aerospaziale.
Copernicus è un complesso programma di osservazione satellitare della Terra lanciato nel 1998 con il nome GMES (Global Monitoring for Enviroment and Security) dalla Commissione Europea e dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
L’obiettivo è fornire all’Unione Europea una capacità autonoma di monitoraggio ambientale e di controlli della sicurezza del territorio. Tre anni fa il programma ha cambiato nome da GMES in Copernicus mirando anche a razionalizzare l’utilizzo delle innumerevoli informazioni che vengono raccolte dai satelliti messi in orbita dall’Agenzia Spaziale Europea al fine di utilizzare solo i dati di miglior qualità e più aggiornati.
Copernicus si fonda su quattro pilastri: la componente spaziale (satelliti e infrastrutture a terra associate), misure in situ (misure aeree e terrestri), armonizzazione/standardizzazione dei dati e servizi per gli utenti. Esso rappresenta anche il contributo europeo al GEOSS, il programma “System of Systems” per le Osservazioni della Terra.
Copernicus copre sei settori base quali aree terrestri, aree marine, atmosfera, clima, gestione delle crisi, sicurezza, può essere utilizzato in diversi ambiti: agricoltura, prevenzione e monitoraggio delle calamità naturali, gestione delle aree urbane, gestione del territorio, pesca, sviluppo sostenibile, crisi migratoria (come ad esempio l’osservazione dei percorsi scelti dai migranti).
Il sistema Copernicus si basa su una rete di sei nuovi tipi di satellite chiamati Sentinel di cui il terzo verrà messo in orbita nel mese di dicembre 2015.
Come dimostrano gli studi, sono molti i vantaggi derivanti dal programma che si distingue per la sua innovazione e le sue potenzialità nella creazione di posti di lavoro e dello sviluppo economico.
La conferenza organizzata dall’Ambasciata di Polonia si pone l’obiettivo di facilitare lo scambio di esperienze tra le Agenzie spaziali polacca e italiana, tra gli esperti del campo e tutti i potenziali utenti e stakeholders non soltanto istituzionali.
La lettera di intenti firmata quest’anno tra le Agenzie spaziali dei due paesi (POLSA ed ASI) ha già posto le basi per l’ulteriore sviluppo di una proficua collaborazione bilaterale in ambito aerospaziale. Copernicus può pertanto diventare una delle piattaforme di cooperazione in questo settore tra Roma e Varsavia.
Al convegno che verrà aperto dall’ambasciatore Tomasz Orłowski saranno presenti i capi delle due agenzie, i professori Roberto Battison (ASI) e Marek Banaszkiewicz (POLSA). La conferenza vedrà la partecipazione di numerosi ricercatori e scienziati da Polonia e Italia (Maurice Borgeaud – ESRIN di Frascati, Carlo Maria Medeglia- Ministero dell’Ambiente, Bernardo de Bernardinis ISPRA, Paolo Gaudenzi Sapienza). Tra gli invitati istituzionali saranno presenti il senatore Nicola Latorre e l’on. Guglielmo Epifani. Coordinerà i lavori il Prof. Ezio Bussoletti che è stato il Capo della Delegazione italiana nel Progetto dal suo inizio e per i primi sei anni.
Un aspetto interessante del programma sarà lo scambio di esperienze tra gli studenti del Politecnico di Varsavia e gli studenti dell’Università La Sapienza di Roma e dell’Università Parthenope di Napoli. Gli studenti di Varsavia presenteranno uno dei progetti accademici più ambiziosi realizzati dai giovani polacchi: il progetto del satellite PW-Sat2 CubeSat costruito interamente dagli studenti. I coetanei italiani de La Sapienza presenteranno a loro volta un progetto analogo su cui stanno lavorando a Roma.