In questa vicenda ci sono responsabilità istituzionali e politiche gravi che pesano sul Ministro degli Interni
Non si può continuare a far finta di nulla. Al netto delle responsabilità penali, ci sono in questa vicenda delle evidenti responsabilità politiche. Responsabilità che ho più volte denunciato e che ho avuto modo di verificare nella visita al Cara di Mineo della scorsa settimana con la Commissione d’Inchiesta sul Sistema d’Accoglienza. Com’è possibile che nessuno al Ministero degli Interni si accorgesse del ruolo che svolgeva Odevaine nel tavolo di Coordinamento nazionale e come è possibile che dopo Mafia Capitale non si sia fatto nulla per porre fine a questa vergogna.
Lo afferma il deputato siciliano di Sel Erasmo Palazzotto, segretario della Commissione d’Inchiesta sul Sistema d’Accoglienza.
Il Ministro Alfano non può far finta di non sapere, denuncia Palazzotto. Ci sono gli atti parlamentari, le interrogazioni che io stesso ho presentato e le risposte fornite dal suo ministero che svelano il sistema Mineo. C’è anche il ruolo del Sottosegretario Castiglione, prosegue l’esponente di Sel, per anni soggetto attuatore del Cara di Mineo, iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Catania, e luogotenente in Sicilia del partito di Alfano. In questa vicenda ci sono responsabilità istituzionali e responsabilità politiche gravi che pesano sul Ministro degli Interni.
La Commissione di inchiesta farà piena luce su quanto sta accadendo a Mineo, ma intanto sarebbe auspicabile la sospensione dell’affidamento al consorzio di cooperative al centro delle indagini di Mafia Capitale ed anche il ritorno ad un controllo ministeriale del centro siciliano, in attesa che venga chiuso il prima possibile, conclude Palazzotto.