“Un complotto contro il governo Berlusconi nel 2011? Queste cose appassionano molto i giornali. È la palude romana a cui siamo abituati”. Così Roberto Maroni, governatore della Lombardia e all’epoca dei fatti ministro dell’Interno, interviene a “24 Mattino” su Radio24 in merito alle polemiche scoppiate ieri sul ruolo di Giorgio Napolitano all’epoca dell’avvicendamento del governo Berlusconi con Monti: “Non vorrei che qualcuno adesso dica ‘ah, il ministro dell’Interno non poteva non sapere, trattandosi di un complotto’”, ha aggiunto Maroni. “Sono le cose che succedono a Roma da sempre. Si sapeva che c’erano operazioni in corso attorno al governo italiano, sia sul piano nazionale che internazionale, con la Borsa, i fondi. Ma sono cose romane, che succedono spesso. Questa vicenda è utilizzata ora, a distanza di due anni e mezzo, non per fare luce su ciò che successe, ma per la contingenza politica di oggi. È la classica palude romana che guardo con un certo distacco”.
Maroni poi ha offerto la sua soluzione: “Da questa situazione si esce in modo molto chiaro: tornando alla democrazia e alle elezioni anticipate”.