A chiederlo è il Partito Rifondazione Comunista.
“La comunità cittadina – si legge nel comunicato stampa -, al pari di quella italiana, è caratterizzata dal crescere di forme di legami affettivi che non si fondano sull’istituto del matrimonio ma che sono comunque caratterizzati da una convivenza stabile e duratura. Questo rende quindi necessario tutelare e sostenere le unioni civili al fine di superare ogni discriminazione e favorire la loro integrazione nel contesto sociale, culturale ed economico del territorio in attesa che il legislatore nazionale le regolamenti in modo compiuto.
Essendo compito delle istituzioni il garantire alle persone i diritti civili e sociali senza discriminazioni di sorta, riteniamo che anche sul nostro territorio sia arrivato il momento di avviare delle procedure “propedeutiche” all’istituzionalizzazione delle coppie di fatto attraverso l’istituzione degli appositi registri, così come fatto già da diversi comuni in Italia.
Per questo invitiamo le amministrazioni pubbliche a dotarsi degli strumenti burocratici necessari per la creazione degli elenchi.
Il partito della Rifondazione comunista – conclude la nota -, dal canto suo, agirà sul territorio per presentare nei Consigli comunali una bozza di regolamento, per combattere l’omofobia e garantire a tutti il diritto di avere gli stessi diritti!