Il “settebello” dell’Akragas. Così ad Agrigento e’ stata definita la settima vittoria consecutiva in campionato ai danni del Città di Messina, sconfitta all’Esseneto per 1-0 con rete di Arena al 23′ del primo tempo.
Una partita sulla carta semplice, ma dimostratasi molto insidiosa per l’impegno che hanno profuso in campo i giocatori dello stretto, agli ordini dall’ottimo allenatore Gaetano Di Maria. Nel primo tempo la squadra di casa domina la partita con diverse azioni ed occasioni sotto porta, al 38′ la possibilità più semplice di raddoppio, vanificata dal penalty sbagliato da Arena che si fa ipnotizzare, dall’ottimo Fazzino, un tiro apparso debole. Nel secondo tempo, come di solito, ci si aspettava un crescendo della squadra di casa, sono stati invece i messinesi a migliorare la loro prestazione in campo. L’Akragas di Rigoli non riesce a raddoppiare ed il Città di Messina, fino alla fine, fa temere ai tremila spettatori presenti il pareggio. Ma dopo una punizione pericolosa della squadra ospite, non c’è più tempo e l’arbitro Marcello Rossi della sezione di Novara fischia la fine dell’incontro che decreta la ‘seventh victory’ dei biancoazzurri.
Tra gli undici dell’Akragas era assente l’infortunato Chiavaro. Si è registrato il ritorno in campo – dopo un mese – del centrocampista Caci, la riconferma – come la scorsa partita – dell’utilizzo di Assenzio dal primo minuto. Sottotono sono apparsi Pellegrino ed Arena, da affinare l’intesa del numero dieci con Saraniti.
Intanto, in casa Akragas, sono già iniziati gli allenamenti in vista della partita di Coppa Italia mercoledì col Brindisi. Per Rigoli si tratta di un “obiettivo importante ma secondario”, intanto come dichiarato nel post partita dallo stesso, forse a questa Akragas manca solo più cinismo sotto porta. Quello che oggi ci differenzia dal Savoia.
Rogero Fiorentino