Ben sette riconoscimenti per i vini dell’azienda di Campobello di Licata al “Challenge International du vin” 2013. Medaglia d’oro per Fancello rosso 2010 e Federico II metodo classico millesimato 2003.
Resi noti i risultati del “Challenge International du vin” svoltosi il 5 e 6 aprile a Bordeaux (Francia).
Si tratta del più grande concorso internazionale di vini: ogni anno, oltre 800 degustatori giudicano, alla cieca, oltre 4.000 vini, provenienti da 28 paesi.
Poco meno di 50 i vini italiani premiati, fra questi la parte del leone la fa l’Azienda Agricola G. Milazzo, di Campobello di Licata (Agrigento), che porta a punteggio ben sette referenze.
Gli spumanti metodo classico dell’azienda di Campobello di Licata continuano ad ottenere grandi riconoscimenti.
Dopo i successi al concorso enologico del Vinitaly, risultano vincitori anche nella patria dello Champagne.
Ben quattro i metodo classico premiati. Si conferma prodotto d’eccellenza il Federico II Rex Sicilie millesimato 2003: il metodo classico più prestigioso dell’azienda di Campobello di Licata, nato nel lontano 1994, che ottiene la medaglia d’oro.
Medaglia d’argento per Milazzo Classico; medaglia di bronzo per Terre delle Baronie Gran Cuvée e Milazzo Classico Riserva.
Grande exploit per il più recente dei vini rossi dell’azienda, il Fancello 2010, che conquista la medaglia d’oro. Un vino giovane e accattivante, che nasce con l’obiettivo di conquistare il pubblico internazionale.
“Siamo davvero molto soddisfatti – dichiara Giuseppina Milazzo – abbiamo appena ritirato i diplomi del concorso 2012 Vinitaly ed ecco la notizia che sette nostri vini hanno ottenuto medaglie a Bordeaux. Riconoscimenti che ci stimolano a fare ancora di più e meglio, sia in termini di sviluppo di nuovi prodotti che di ricerca dell’eccellenza”.
Ancora una medaglia, questa volta d’argento, per il Grand CRU Duca di Montalbo 2002. Un vino rosso da lungo invecchiamento di grande struttura e complessità.
Premiata per la prima volta anche la linea Castello Svevo: ottiene la medaglia di bronzo il bianco, un blend di Inzolia e Catarratto, annata 2012.
“Questa è la dimostrazione – conclude Giuseppina Milazzo – del fatto che anche i vini di prima fascia, se ben prodotti, possono essere vini di grande qualità ed ottenere riconoscimenti internazionali.”
Si arricchisce quindi il medagliere dell’Azienda Agricola G. Milazzo, che supera la quota di 190 riconoscimenti ottenuti dal 1994 ad oggi nei più importanti e prestigiosi concorsi, sia in Italia che all’estero, con grande soddisfazione dei produttori Giuseppe Milazzo, Saverio Lo Leggio e Giuseppina Milazzo.
1 thought on “L’Azienda Agricola G. Milazzo conquista Bordeaux”
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E’ nella “fascia del sole”, tra le colline a nord-est di Campobello di Licata, in provincia di Agrigento, che nascono gli spumanti metodo classico dell’Azienda Agricola G. Milazzo che tanto fanno parlare di loro e che mietono riconoscimenti nei più prestigiosi e rinomati concorsi enologici internazionali. Il Milazzo Classico è il prodotto di prima fascia, ma le sua qualità lo hanno fatto primeggiare in numerosi concorsi, ricevendo dal 2003 ad oggi ben 13 riconoscimenti. Ultimo in ordine di tempo, la Gran Medaglia d’Oro conquistata al 20° concorso enologico di Verona: in uno dei più selettivi concorsi, ha prevalso su concorrenti provenienti da territori storicamente ritenuti maggiormente vocati per la spumantizzazione, rispetto all’estremo lembo di Sicilia, dove negli anni ‘70, Giuseppe Milazzo, con spirito pionieristico, iniziò la sua sperimentazione con i metodo classico. Milazzo Classico è ottenuto da un blend di Inzolia e Chardonnay. Dopo la vendemmia, che avviene normalmente nell’ultima settimana di luglio, le uve vengono sottoposte a soffice pressatura con fermentazione in acciaio inox. Assemblati i due vini, e ottenuto il vino ideale per una “base spumante”, lo stesso, nella primavera successiva alla vendemmia , viene fatto rifermentare in bottiglia e conservato per non meno di 18 – 24 mesi sulle proprie fecce. Dopo la sboccatura e l’aggiunta della “liqueur d’expédition” rimane per oltre quattro mesi, per l’affinamento finale in bottiglia in locali a temperatura controllata. Brillante, con un colore giallo paglierino con riflessi tendenti al verde chiaro, ha un perlage fine e persistente. Al naso è intenso, complesso e fine, con profumi floreali di fiori di campo; sentori fruttati di frutta a polpa bianca, mela, susina, agrumi e fragranti di lievito. In bocca è secco, fresco e sapido.