Che tristezza! Che tristezza che l’elezione alla presidenza della Camera e del Senato di questo povero paese di due persone nuove, pulite, fuori da vecchi giochi e intrallazzi, con idee e valori solidi e concreti, e dei più nobili, sia stata salutata con tanta razionale – non sempre eh – e argomentata polemica. Che quelli che, come me, hanno – razionalmente sì, c’è razionalità anche in questo e ve lo spiego, anche irrazionalmente, c’è anche quello, il semplice colore, non lo nego – si siano dovuti subito sentire appellare come irresponsabili ragazzetti incapaci di comprendere il gioco del mondo.
Perché è questo che è successo.
E se posso capire la destra che biascica un finirete presto e denuncia il colpo di stato (in quante legislature l’hanno fatto loro, in quante legislature si è già fatto, ammesso che si possa chiamarlo cosi?), se posso capire (no, non ci arrivo ma fingo, mi serve per costruire il periodo, è strumentale) quei grillini, per fortuna non tutti, che danno fiato alla tromba del comandante invocando la pelle di chi ha votato in coscienza Grasso, io proprio non posso, non posso capire quel popolo che – si dice – di sinistra, e tanto è politicamente, economicamente soprattutto, ormai lontano da un’idea di sinistra, che neanche per un secondo è riuscito ad esultare di questa ventata d’aria nuova.
La chiamo ventata anche io. Posso anche io supporne il costrutto calcolato e il bieco gioco politico, e posso razionalmente rendermi conto che è un giocattolo estremamente fragile. Che può cadere a pezzi in un attimo.
Ma da cittadino onesto, prima che di sinistra, che guarda fuori dalla propria casa – anche se la mia se ne sta cadendo a pezzi -, che si guarda intorno, che legge, studia, si informa, pensa, ricorda soprattutto, che non si è fatta piallare il cervello da un’informazione che non esiste, ma neanche da una concezione dell’economia che ha reso i suoi limiti e bisognerebbe capirlo, soprattutto se ci si vuol restare dentro, non solo io mi sento di esultare, ma mi sento di sperare che non accada. Che chi ce li ha portati queste due signori all’elezione ha nel suo gioco utilizzato un grido, che è però un bel grido. E che ora ci provi ad affrontarne il senso e lo spessore. Lui, loro, insieme e supportati da tutti noi che ci crediamo.
Perché se è vero che io esulto due volte, perché neanche ci volevo andare a votare, che nessuno e nessuna coalizione mi rappresentava, e poi ho votato, e vedo per la prima volta il mio voto seduto in Parlamento, è vero anche che, al di là dei colori e della legge elettorale, io vedo seduti in Parlamento due PERSONE che mi rappresentano, in tutto. E questo è più che bello. E’ bellissimo.
E se è vero che nel particolare il colore rosso ha un significato particolare, è vero pure che in generale di significato ne ha un altro, è un buon auspicio. Che dovremmo accogliere tutti, gli onesti almeno. E ammetterlo. Che il cielo sopra Roma non è mai stato così bello.
Cinzia Craus
🙂