Ancora sviluppi e particolari inediti sull’omicidio di Calogero Palumbo Piccionello, 67 anni, ras delle macchinette
mangiasoldi della provincia di Agrigento, assassinato da Antonino Baio, 72 anni, suo compaesano, inteso “u si Ntò” lo scorso 27 novembre a Favara. E’ stato individuato il movente, ed è stata ricostruita l’intera vicenda grazie al lavoro
certosino del pubblico ministero Salvatore Vella e dei carabinieri della tenenza di Favara. La vicenda merita di essere ricostruita in ogni suo particolare, partendo dal momento in cui Antonino Baio si presenta in caserma, dai
carabinieri pronunciando pochissime parole, queste: “Sugnu ccà: ammazzavu a unu. ”Io non vi dico niente. So solo che se lo meritava”. E Grandangolo – il giornale di Agrigento, diretto da Franco Castaldo edizione 49 in edicola oggi vi
svela ogni dettaglio.
Sempre nell’edizione odierna del settimanale un altro tema di grande attualità viene sviluppato con più articoli: la questione dell’energia alternativa, nel caso specifico, l’eolico che ha suscitato gli appetiti della mafia. Dagli
arresti nel trapanese alle motivazioni della sentenza Grande vallone, appena depositate viene descritto uno scenario inquietante che avvolge, suo malgrado, un protagonista dell’imprenditoria agrigentina: Salvatore Moncada.
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