CONSORZIO AGRIGENTINO PER LA LEGALITÀ E LO SVILUPPO
L’acuirsi della crisi di liquidità che ha colpito famiglie, commercianti e anche imprenditori, soprattutto in una provincia economicamente fragile come la nostra, sta creando un habitat ideale per sciacalli, iene e avvoltoi. In una sola parola, gli usurai. Gente che specula sul bisogno e che approfitta della debolezza delle strutture deputate a sostenere i cittadini.
Si è creata una sorta di economia post bellica, con famiglie, che oltre ad essere soggiogate dalla pressione fiscale e impossibilitate ad accedere al credito bancario, si rivolgono sempre più ai“compra oro” o addirittura al gioco d’azzardo più o meno l egalizzato. In questo contesto si inserisce, proprio come nel secondo dopoguerra, lo strozzinaggio – fenomeno in Sicilia fortemente collegato all’organizzazione mafiosa o comunque alle organizzazioni a delinquere -, fenomeno che ad oggi purtroppo viene sottovalutato da parte della classe dirigente, nonostante i “cravattari”, sanguisughe, parassiti della società spesso riescano a farla franca grazie ai tempi brevi di prescrizione.
C’è il serio rischio che il criminale binomio usura – mafia possa dare il colpo di grazia all’economia della nostra regione, già messa a dura prova dalla crisi congiunturale in atto. Come agire? Le campagne di sensibilizzazione per convincere coloro che hanno bisogno di un finanziamento a rivolgersi unicamente agli intermediari finanziari ufficiali e agli istituti di credito, evitando i canali alternativi, allo stato dei fatti spesso lasciano il tempo che trovano.
Questo perché, mentre in aiuto alle aziende, agli artigiani e ai commercianti intervengono i Consorzi fidi, mancano sul territorio fondazioni che possano sostenere le famiglie. Credo quindi che potrebbe rappresentare una grande opportunità la presenza, a livello territoriale, della Fondazione nazionale antiusura “Interesse Uomo”, vero e proprio braccio operativo di Libera e che da anni lavora sul territorio nazionale agendo contro le cosche e gli strozzini.
Per far questo è però indispensabile un’assunzione di responsabilità della classe politica. In particolare un appello accorato rivolgo ai neo deputati all’ARS eletti in provincia di Agrigento, perché pensino a norme e fondi per prevenire questo virus malefico-sociale che viene iniettato nella società da coloro i quali Dante, nel XVII canto dell’inferno, condanna a sedere sotto una pioggia di fuoco.
La Presidente delCdA
On. Mariagrazia Brandara