Si riporta di seguito il testo di una comunicazione indirizzata dal sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, ai suoi concittadini sull’attuale momento politico-amministrativo.
“Agrigentine ed agrigentini,
in tanti mi hanno chiesto un impegno diretto nella prossima campagna elettorale.
Mi hanno sollecitato ad andare a fare il parlamentare regionale proprio perché la Sicilia oggi è al bivio: o subito ritrova la via della sua rinascita, dopo tanti anni di gestione clientelare che l’hanno portato verso il fallimento con oltre venti miliardi di euro di debiti, o l’Isola è destinata ad affondare nel totale degrado. Le argomentazioni addotte quindi risultano molto valide.
Io però ho contratto un impegno con voi per realizzare in Agrigento un’opera di risanamento morale ed economico e segnare la sua crescita anche se i governi nazionale e regionale stanno facendo di tutto per creare sempre nuove difficoltà finanziarie ai nostri comuni con pesanti tagli ai trasferimenti.
Ormai, con un disegno neo-centralista, i poteri forti si muovono per scaricare tutti i costi della grave crisi economica sui cittadini e sui giovani.
Per difendere questa Città e tutti gli agrigentini non reputo onesto abbandonare la nave mentre maggiori sono le difficoltà. Perciò resto al mio posto di sindaco, rinunciando ad un ben più comodo e meglio retribuito seggio parlamentare per un estremo atto di amore nei confronti della nostra Agrigento.
Rinuncio a candidarmi alle elezioni regionali ma non rinuncio a continuare la “buona battaglia” perché la Regione Siciliana cambi passo e riveda la sua errata politica in tema di acqua e di rifiuti con la cancellazione dei carrozzoni clientelari e mangiasoldi che sono gli ATO e le SRR.
Come non rinuncio a continuare la “buona battaglia” perché questa Regione elimini tutti gli sperperi del denaro pubblico e riduca con decisione i costi della politica ritrovando la via della sua riorganizzazione, della sua efficienza e del suo sviluppo.
So che avremo davanti a noi giorni difficili per la crisi economico-finanziaria sempre più grave e per la mancanza di lavoro che sconvolge la vita di tanti giovani e di tante famiglie. So che dovremo stringere i denti per andare avanti.
So però che ce la possiamo fare se saremo uniti e solidali e se ogni decisione che andremo a prendere sarà esaminata e condivisa dall’intera Città sfruttando al meglio le prossime assemblee che stiamo organizzando in ogni quartiere e frazione per ascoltare le esigenze di tutti i cittadini.
Caramente.
Settembre 2012
