Cogliamo fermenti nuovi nella società agrigentina che, a nostro parere, meritano non solo di essere notati, ma soprattutto di essere sostenuti fino in fondo e con determinazione.
Alcuni, in particolare, rischiano di essere facilmente dimenticati, mentre, invece, segnano importanti punti di non ritorno, rispetto alle pratiche del passato, ed in particolare :
L’ EMERGERE di un contesto sociale che si riappropria dei terreni confiscati alla mafia ed in qualche modo obbliga la parte sana della società civile e dell’economia a rilanciare il tema della legalità quale tema fondante di una nuova società;
L’ IRROMPERE sulla scena di Amministratori della “ Cosa Pubblica “ che non solo sottoscrivono i protocolli di legalità ma all’occorrenza denunciano coraggiosamente alcuni anomali comportamenti amministrativi del passato, scegliendo di stare a sostegno dei cittadini, dei commercianti e degli imprenditori che denunciano;
IL RUOLO STRAORDINARIO della Chiesa agrigentina che, nel solco della epocale svolta che Papa Wojtyla seppe imprimere nel famoso “anatema” di Agrigento, in maniera inequivocabile ha messo in campo la sua forza morale e spirituale fatta di scelte concrete : negare al boss di Siculiana il funerale è da considerare netta, forte e coraggiosa che ci rende orgogliosi.
Tutti questi fatti non sfuggono alla attenzione delle forze sociali : noi li salutiamo con favore, li incoraggiamo, siamo parte integrante di questo movimento che mira a costruire una provincia diversa, libera dalla mafia e dal sottosviluppo culturale ed economico che essa vuole continuare ad imporre.
CGIL – CISL – UIL ritengono sia giunto il momento di fare in modo che l’insieme di questi segnali inequivocabili vengano letti per quello che sono e che determinino un cambiamento nell’ approccio culturale alle questioni dello sviluppo.
Per il Sindacato Confederale agrigentino, questo non è il momento dei tentennamenti : occorre che le forze migliori si mettano insieme per confinare la mafia a puro fatto criminale creando le condizioni per la sua sconfitta definitiva.
Agrigento, 06 luglio 2012
I Segretari Generali
Massimo RASO Salvatore MONTALBANO Aldo BROCCIO