Sono sempre di più i genitori che si rivolgono alle autorità e istituti di beneficenza, per chiedere un sostegno economico o di prendersi cura dei loro figli perché non sono più in grado di mantenerli.
Quello di Dimitris Gasparinatos, è uno dei tanti casi.
Dopo aver perso la casa per non essere più riuscito a pagare l’affitto, ha
chiesto alle autorità greche di prendersi cura dei suoi quattro figli, perché non poteva permettersi di dar loro da mangiare.
Una famiglia distrutta dalla crisi in una nazione con un elevatissimo indice di corruzione ed evasione fiscale.
A Patrasso, afferma Theoharis Massaras, vicesindaco e direttore di opere sociali, “le richieste di aiuto sono aumentate. L’anno scorso a Natale abbiamo inviato cibo a 400 famiglie. Quest’anno, 1.200 hanno chiesto aiuto e non erano quello che io chiamerei tradizionalmente a basso reddito. Molti avevano un buon lavoro fino a questo anno, prima che i negozi e le aziende chiudessero.
La Grecia si prepara a subire il quinto anno consecutivo di recessione, mentre la crisi estende la sua portata e i tagli ai quali è obbligato il governo fanno aumentare la disoccupazione e la povertà.
Le famiglie, sotto il peso della crisi, stanno cominciando a mostrare i segni di un cedimento che va ben aldilà di quello finanziario.
“Le persone stanno soffrendo la fame, le famiglie vanno in rovina, le istanze di madri e padri che non sono più in grado di allevare i propri figli sono in aumento”, afferma Ilias Ilioupolis, segretario generale del sindacato dei dipendenti pubblici ‘ADEDY, che denuncia come finora ci sia stata una congiura del silenzio intorno ai tragici effetti delle misure di austerità che il FMI e l’UE ha chiesto venissero applicate.
Neonati in fasce, scaricati sulla soglia di cliniche, bambini lasciati dietro la porta di enti di beneficenza, mostrano il volto drammatico di una nazione costretta a pagare i conti di decenni di evasione e corruzione dilagante.
Secondo il quotidiano greco Kathimerini, 500 famiglie ridotte in povertà, hanno recentemente chiesto di inserire i bambini nelle case gestite da SOS Children.
Inutile precisare che nessuno di quei bambini era figlio di uno dei tenti politici o burocrati che hanno contribuito a ridurre in miseria la Grecia.
Una bambina abbandonata dinanzi l’asilo nido che frequentava, aveva con sé un biglietto con scritto , “. Non tornerò per Anna non ho soldi, mi dispiace, non posso farli apparire. Sua madre…”.
L’incremento della povertà in pochi mesi è stato di oltre il 100% e mentre in passato le richieste di aiuto provenivano per lo più da donne vittime di abusi sessuali, ora sono le vittime della crisi economica a rivolgersi alle istituzioni.
A completare un quadro di per sé angosciante, l’aumento di tossicodipendenze e alcolismo.
La crisi e la povertà, hanno messo i greci dinanzi lo specchio e fenomeni quali l’evasione fiscale e la corruzione, che fino a poco tempo fa venivano tollerati, anche agli occhi del semplice cittadino sono divenuti crimini da punire seriamente.
Il cittadino, ha finalmente compreso che chi ruba allo Stato lo sta privando di quei servizi che lo Stato non può più garantire.
E se la pubblica amministrazione non può più pagare gli impiegati ed è costretta a tagli e licenziamenti, chi ne subisce le conseguenze non è più disposto ad accettare che qualcuno faccia il furbo e continui a guadagnare in nero.
Lo stesso governo, ha deciso di pubblicare in rete i nomi di evasori fiscali che devono al fisco più di 150mila euro, per cercare di recuperare i 42 miliardi di euro che ogni anno non vengono versati all’erario.
i greci non versano all’erario ogni anno
Un elenco di nomi, tra aziende e cittadini, composto da ben 4.152 soggetti, che, se l’autorità per la privacy darà l’ok, è destinato ad aumentare in maniera esponenziale con l’aggiunta di nomi che devono al fisco anche cifre di gran lunga inferiori ai 150mila euro.
Una gogna mediatica, che non risparmierebbe più nessuno, non limitandosi alle grosse società, ai politici, ai professionisti e agli artisti, che avendo evaso il fisco per cifre che vanno dalle centinaia di migliaia di euro fino ai due milioni e mezzo (l’ex presidente del Paok Salonicco Georgis Batatoudis) compaiono già in questo primo elenco di nomi.
Chissà se per arrivare a provvedimenti seri anche in Italia, dovremo aspettare di essere tanto poveri da dover abbandonare i figli dietro la porta di un istituto di beneficenza.
Gian J. Morici
Secondo la Convenzione dei Bambini i stati devono dare sostegno ai genitori, sia economico che altro, educativo, psicologico, medico, etc., x poter continuare a mantenere & educare i propri figli, però…….
senza parole… i delinquenti vanno denunciati già da subito, non possiamo aspettare di arrivare a questo
Siamo alle solite! Siamo noi che abbiamo voluto questo,siamo noi che accettiamo un governo che pensa solo a risanare le banche.siamo noi che ci siamo indignati per i blocchi,siamo noi che abbiamo sempre accettato tutto senza mai alzare la testa ,siamo noi che finchè avremo soldi in tasca non faremo nulla.Altro che Grecia! Guardate la tv e riflettete,stanno anzi hanno trovato il modo di limitarci nella libertà di manifestare,ci hanno chiamati mafiosi e adesso fascisti.Noi cosa stiamo facendo?? come sempre nulla tranne che stare con la testa bassa finchè non pesteranno anche la nostra dignità.