APPELLO DEL CONSORZIO AGRIGENTINO LEGALITA’ E SVILUPPO AI PARLAMENTARI SICILIANI PER IL RIFACIMENTO DELLA STRADA AGRICOLA CHE CONDUCE A ROBADAO
I numerosi positivi esempi di utilizzo di beni confiscati per mezzo dei quali le comunità locali hanno dato risposta alla domanda di legalità che la cittadinanza pone in territori afflitti dalla presenza di organizzazioni criminali – scrive Mariagrazia Brandara – impongono atteggiamenti virtuosi della politica nonostante le difficoltà di natura finanziaria che si incontrano in questo particolare momento.
Tuttavia, sia per la pluralità dei soggetti che per obiettivi ostacoli di ordine economico e giuridico, i risultati raggiunti dimostrano che quando le istituzioni e la società civile si muovono con lo stesso passo è possibile liberarsi della opprimente presenza della criminalità.
Le esperienze maturate mostrano come sia stato possibile sviluppare una sana occupazione e servizi per il territorio mediante il riuso dei beni confiscati e che tali fruttuosi esempi rappresentano un moltiplicatore di fiducia per i cittadini e, in particolare, per i giovani.
La trasformazione dei beni serviti a rafforzare la criminalità organizzata in attività gestite da giovani e da associazioni che si ripropongono finalità sociali o di pubblico interesse, ristabilisce quel clima di fiducia nelle istituzioni alla base del progresso e dello sviluppo di una società libera che vuole crescere nel più assoluto rispetto della legalità.
Grazie ad un finanziamento del PON/Sicurezza, all’azione sinergica dell’Agenzia Nazionale Beni Confiscati, Prefettura di Agrigento, Comune di Naro e Consorzio agrigentino legalità e sviluppo, a NARO, così come previsto dal progetto LIBERA TERRA AGRIGENTO – continua la Brandara -, è in fase di costituzione una nuova cooperativa finalizzata all’avvio di una produzione di prodotti di legalità .
Tale iniziativa, sicuramente, determinerà ulteriori posti di lavoro oltre quelli già indicati nell’originario bando che ha permesso di selezionare i 10 soggetti che stanno seguendo il corso di formazione per l’individuazione di 1 agronomo, 1 operaio agricolo qualificato, 2 operai agricoli comuni, 1 apicoltore, 1 educatore socio-culturale.
Si certificherà così, dopo Favara, Agrigento e Siculiana, la restituzione alla società di un bene che la mafia, con i suoi artigli criminali, le aveva sottratto. ROBADAO rinascerà . Alla cooperativa verranno affidati l’imponente struttura di ca 800mq e ca 70 ettari di terreno molto fertile. La struttura che, momentaneamente è affidata a Libera che tanto sta investendo per renderla funzionale, ha bisogno di un intervento urgente e straordinario sulla strada agricola che la collega alla strada statale
Si tratta di un’arteria – vicinale a Robadao – di collegamento tra la SS/576 e la SP/R60.
Per queste brevi considerazioni, pur rendendomi conto della situazione generale in cui versano le strade agricole che hanno, quasi tutte, bisogno di intervento, faccio appello a tutti i parlamentari regionali siciliani perchè presentino uno specifico ordine del giorno al fine di assegnare un contributo straordinario per il ripristino delle minime condizioni di transitabilità della strada di accesso a Robadao. Tantissime strade agricole hanno bisogno di intervento ma, non tutte….. conducono ad un bene confiscato!
Fiduciosa in un vostro fattivo intervento – conclude la Brandara -, confido nella Vostra sensibilità.
Agrigento 15 gennaio
2012