Avv. Lei è, da qualche tempo, protagonista suo malgrado, di una continua campagna – per certi versi pubblicitari – diffamatoria e provocatoria da parte dell’avv. Arnone che lei recentemente ha definito avvocato di Girgenti Acque. Perché nasce questa diatriba e a che porta tutto ciò? Mi spiego meglio, gli agrigentini traggono qualche pro da queste diatribe?
Allora, preliminarmente vorrei precisare che io non ho mai detto che l’avv. Arnone sia l’avvocato di Girgenti Acque, al massimo ho detto che gli interessi che tutela non sono quelli dei cittadini, ma non sono cose che dico io ma i fatti ed egli stesso alla fin fine. Il fatto poi che l’avv, ami parlare di me che le posso dire… si vede che trova interessante ciò che ho da dirgli. In ogni caso la diatriba come lei la definisce nasce unicamente da una semplice segnalazione che io feci di una rottura del pennello a mare denominato ex padri vocazionisti e da allora in poi l’avv. non ha più smesso di attaccarmi dandomi della bugiarda, spacciatrice di foto false, etc… Paradossalmente però, nonostante oggi mi sia toccato rivolgermi alla procura per queste cortesi e gratuite gentilezze, mi tocca ringraziare a nome mio e a nome degli agrigentini l’avv. Arnone.
In che senso scusi? Si riferisce forse a tutto quel che ne è divenuto dopo?
Certamente. Se non fosse stato per la curiosità che l’atteggiamento esagerato dell’Arnone ha suscitato in me, oggi, non si sarebbe arrivati a questo punto sul depuratore.
Ci spieghi meglio.
Beh, per tutelare la mia immagine e dimostrare che la sottoscritta aveva detto il vero con la sua denuncia sulla rottura ho iniziato a fare le ormai famose indagini che mi hanno portato dopo ben tre mesi a depositare alla procura, a parte la querela per diffamazione nei confronti dell’Arnone, anche e soprattutto tutta quella documentazione alla formazione della quale hanno partecipato le due società più importanti di Agrigento che si occupano di rilevamenti e lavori sottomarini e cioè la Geonautics e la ditta dei fratelli Lopez, con la quale si documenta lo stato disastroso nel quale versa il pennello a mare nuovo come continuamente ribadisce l’avv. Arnone e lo stato di inquinamento dell’acqua (di cui oggi tutti, sindaco compreso, sembra si siano finalmente accorti) all’uscita dello stesso. Ricordiamo che diverse volte l’avvocato ha detto che l’acqua che fuoriusciva dai pennelli era perfettamente pulita e non inquinata, addirittura, come si ricorderà, aveva anche chiesto al sacerdote Don Baldo Reina di andare ad assaggiarla insieme (sport questo che l’avvocato pratica ogni anno). Salvo poi ultimamente – arresosi di fronte all’evidenza più che dei fatti delle prove – dire che era logico che l’acqua non fosse cristallina. Quindi è solo grazie alla sua caparbietà nel continuare ad offendere e diffamare che ad oggi gli agrigentini possono sapere che i soldi spesi per un’opera pubblica come il nuovo pennello non sono stati spesi come qualcuno vuol farci credere. In più, insieme al movimento degli inquinati di cui io stessa faccio parte e la cui petizione ho personalmente redatto si sono raccolte le firme per richiedere la costruzione del depuratore (in verità già lo scorso anno insieme ad altri cittadini avevamo raccolto in un solo giorno quasi più di 900 firme per richiedere il ritorno all’acqua pubblica ad Agrigento e che io stessa ho consegnato personalmente nelle mani dell’allora Presidente del Consiglio Comunale Callari, di quelle firme purtroppo ad oggi invece si è persa ogni traccia). Le abbiamo consegnate sia al presidente del consiglio comunale dott. Alfano, il quale immediatamente si è attivato con la conferenza dei capi gruppo, sia al sindaco in occasione dell’incontro che la sottoscritta ha avuto allorchè ha consegnato la documentazione sul pennello al fine di chiedere allo stesso sindaco di farsi promotore presso l’Ato Idrico dello scioglimento del contratto con Girgenti Acque per inadempienza contrattuale. Il sindaco ha preso l’impegno ufficialmente con la città (e noi vigileremo che porti avanti l’impegno preso ovviamente). Lo stesso giorno i vigili urbani mi hanno chiesto ufficialmente la documentazione visto che la procura li aveva convocati per sentirli. Ecco perché alla fine mi tocca di essere contenta e per me e per gli agrigentini perché così da un lato si sta facendo luce su un fatto che è a dir poco sconcertante (una nuova opera costruita – costo, fonte Arnone, quasi 3.000.000,00 € – in maniera incredibile, dove incredibile non è un complimento) e dall’altro con il pressing, dovuto anche al fatto che l’avv. Arnone ogni tanto rinnova l’interesse nominandomi o diffamandomi sugli organi di stampa, a tiro incrociato che io da una parte, gli inquinati dall’altra abbiamo fatto insieme e disgiuntamente si è arrivati prima a far indire un consiglio comunale straordinario aperto, e poi, alla conferenza di servizi sul depuratore che ha portato di recente a prendere finalmente delle decisioni in proposito. Erano anni che Agrigento attendeva, e a questo punto non si sarebbe mai arrivati se non ci fosse stato questo pressing continuo fino ad arrivare ad avere e pretendere delle risposte. Devo dire che sono molto orgogliosa del lavoro fin qui svolto e ringrazio sentitamente le professionalità, gli amici e i cittadini che, seppur non conoscendomi, mi hanno aiutato a compiere questa indagine, incoraggiandomi anche fermandomi talvolta in mezzo alla strada. Ora ne attendiamo gli sviluppi.
Avv. Lei ha appena parlato della conferenza di servizi che si è svolta ad Agrigento sul depuratore, e, come dice Lei, si è arrivati ad avere dei risultati (almeno così sembra) perché tutti insieme politica e cittadini si sono mossi verso un unico obiettivo. Pensa che questo possa accadere di nuovo per altri temi o addirittura per le amministrative del prossimo anno?
Vede, c’è un sentimento diverso tra la gente, si sente, si respira, lo si è visto ad esempio con i referendum di giugno. Quando buona politica e associazioni lavorano in team i risultati si vedono così come la gente se incontrata nelle piazze, nei mercati, per le strade, proprio come faceva un tempo la vera politica, ti ascolta e come le dicevo alla fine i risultati poi si vedono. Non si sarebbe mai pensata una cosa così in altri tempi. Ed ecco che ora di nuovo ci si organizza per chiedere ciò che è stato promesso come sabato prossimo quando con il forum per l’acqua saremo davanti alla prefettura per chiedere quanto deciso in quei referendum dal popolo sovrano. A chiedere cioè a coloro i quali ne solo i rappresentanti pro tempore, e cioè dei suoi servitori, di applicare quanto deciso dal loro “datore di lavoro”. Ad abundantiam, dopo la richiesta da me fatta al sindaco di chiedere lo scioglimento del contratto con Girgenti Acque, lo chiederemo sabato ancora una volta tutti insieme.
Il suo partito, che sembra stia crescendo nei sondaggi nazionali, cosa farà per le prossime elezioni?
Sì, cresciamo e lo facciamo grazie ad una politica come quella che le ho appena descritto e cioè a contatto con i cittadini e che dà vere e reali risposte alla gente. Vuoi che siano i problemi di inquinamento del mare o di depurazione non dovuta, o di pagamento dei rifiuti, o di rigassificatore, oppure ancora come tra qualche giorno quando affronteremo in una conferenza stampa i problemi delle nuove tariffe idriche con le quali si dice che si siano abbassati i costi ed invece alla fine risulta tutta una fregatura per i cittadini. Ma lo vedremo nel dettaglio perché il lavoro fatto è stato molto dettagliato, proprio come è nel nostro stile…
Quindi come vede, Italia dei Valori è vicina ai cittadini ed è con i cittadini e non si abbassa ai facili “intrallazzi” a cui i nostri rappresentanti ormai ci hanno abituato giornalmente ad ogni livello. Spero che, come in effetti è stato negli ultimi mesi, si possa riuscire a trovare il giusto connubio tra le forze di sinistra e la società civile con la quale, personalmente, ho lavorato benissimo in sinergia, e arrivare a costruire una vera alternativa per Agrigento anche perché ormai mi pare che non si abbia più scelta. O si cambia o soccomberemo tutti, se non sarà per un palazzo storico che ci crolla addosso, sarà per una strada franata o una buca presa male con lo scooter. Dobbiamo e vogliamo pretendere tutti insieme delle persone capaci e serie alla guida della città. Gente che ha dimostrato con la sua storia personale realmente cosa è capace di fare se e in che misura riesce a dare risposte concrete, serie, ed importanti ad Agrigento che ormai aspetta da fin troppo tempo. E’ chiaro che se io voto per il cugino, il nipote o l’amico solo per rispetto o perché è senza lavoro (anche questa mi è toccata sentire) non possiamo aspettarci che poi la nostra meravigliosa città si risollevi dal baratro in cui è caduta e possiamo credere veramente che i nostri figli possano trovare in essa sistemazione ed un posto di lavoro. Dobbiamo volere le migliori persone ai posti di comando, quelli più capaci, oppure coleremo a picco definitivamente. Quel che c’era da “mangiare” come direbbe qualcuno, ormai è stato mangiato, è ora di rimboccarsi le maniche, ognuno di noi, e di prendersi le proprie responsabilità. Non si può più demandarle. Politici e cittadini.
L’Italia è oggi retta da un governo tecnico che, dice lei, raccoglie le migliori menti e competenze dei settori ai quali ogni ministro è stato destinato. Uno dei primi punti che, a quanto afferma il nuovo premier Monti, verrà trattato sarà quello dei costi della politica. Nel nostro piccolo, secondo lei, si sente questo peso?
Beh, io direi che non solo si sente, ma in una delle provincie più povere d’Italia (e dire che potremmo vivere di rendita) offende anche. Come si può prendere un gettone di presenza in una città come Agrigento di più di 100,00 euro e senza alcun vincolo di rimanere? Facciamo una cosa, intanto dimezziamolo, e poi diamolo ad esempio a chi, anziché esser presente alla “chiama” è presente sia a quella che alla votazione finale. Rendiamo più fruibili tutti gli interventi e i contributi reali che ogni consigliere ha dato alla città con il suo lavoro. Indichiamo nel particolare le ore di presenza e quanto corrispondono con le ore di consiglio comunale effettivamente espletate. Vediamo chi, e quanti arrivano all’ultimo secondo, in certi casi addirittura si racconta di qualcuno che si è fatto riaprire il verbale per stare un paio di minuti presente e poter poi andarsene tranquillamente… Diciamole queste cose alla gente. Facciamole sapere. Ma quando poi sapremo, ricordiamoci di tutti. Il cittadino ha un grandissimo potere che è quello del voto, spesso non ci crede e/o non ne fa buon uso, ma se solo si rendesse conto che in quella cabina ne va del suo futuro, di quello dei suoi figli e anche della vita stessa di qualche suo concittadino allora cambierebbe tutto.
Cosa pensa che dovrebbe fare il prossimo sindaco di Agrigento e soprattutto, ha delle idee, un nome su chi potrebbe essere?
Guardi, le idee su cosa dovrebbe fare un prossimo sindaco sono sicura che, in teoria, ce le avremmo tutti. Le migliori idee, come i programmi di tutti i candidati sono sempre ottimi, giacchè chi conosce un minimo di politica e sa scrivere in italiano sa bene cosa la gente vuol sentirsi dire, ma io oggi vorrei che gli agrigentini non votassero colui il quale gli promette mari e monti, di quello siamo capaci tutti, ma piuttosto una persona valida, comunemente riconosciuta dalla cittadinanza come tale, con una forte personalità e con altrettanto coraggio, che più che promettere il paradiso, sia sincera con i suoi abitanti dicendo cosa è più urgente fare e da dove ripartire. Esattamente come farebbe il buon padre di famiglia di cui si parla nei manuali di diritto, anche se il mio pensiero – ed in cuor mio ho un sogno di chi potrebbe essere un grande sindaco per Agrigento -, è che sia arrivato il momento di guardare all’altra metà del cielo visto che di questa parte abbiamo avuto già abbastanza dimostrazione di cio’ che puo’ e sa fare…
Lei si riferisce ad una donna sembra…, lei?
Ma assolutamente no! Ehehehe…, io sono sicuramente un’inguaribile innamorata di Agrigento e la mia passione oserei dire morbosa per essa mi ha portata ad occuparmi di politica nonostante in famiglia nessuno mai ne abbia fatta e quindi tutto ciò che ho ottenuto come diventare dirigente regionale e vicecoordinatrice provinciale l’ho ottenuto con grande fatica ed un lavoro quotidiano e molti sacrifici, tra l’altro schierandomi da una parte non semplice per il nostro territorio, ma sono cosciente, nonostante penso che per un politico il massimo sia poter essere sindaco della propria città, che Agrigento abbia bisogno di un’alta personalità proprio come le dicevo e non certo di una giovane che sta entrando in politica adesso… certo tutto può cambiare e tutto può succedere, ma la mia idea ad oggi è un’altra. Proprio perchè amo veramente la mia città. E la amo e continuerò a lottare per averla bella come essa è in realtà, affinché i suoi figli possano rimanere qui a lavorare per lei e poter progettare un futuro nella terra dove sono nati. Ma sono una persona che vuole il meglio per essa. Pur comprendendo che in una città dove il primo che si sveglia pensa di poter fare il sindaco la mia sincerità politica risulti essere quasi una dissonanza, ma la gente mi apprezza perché sono così e quel che ho da dire lo dico sempre in faccia anche e soprattutto se si riferisce a me.
Quindi la vedremo parteggiare per una donna sindaco?
Se sarà un nome valido certamente. Ma se sarà solo un’ipotesi di facciata perché così per ora impone la “moda” politica assolutamente no. Spero che presto noi donne prenderemo coscienza ed ancor di più ne faremo prender coscienza agli uomini che l’essere donna, o bella/o o brutta/o nel lavoro e nella politica non deve e non può apportare differenze di vedute, le uniche discriminanti sono e devono essere solo ed esclusivamente l’onestà, l’intelligenza, la preparazione, la cultura e la capacità di saper fare.
Null’altro.
Se una delle caratteristiche principali del futuro sinTaco di AgrigenDo è il saper scrivere in italiano intervengo per confortare l’Eccelsa avvocata: non sarà sicuramente lei. In ogni caso le fornisco un bagaglio di punti, virgole etc etc (,,,,,,,,……….;;;;) da utilizzare al bisogno, ossia qua e là dove più le piace e dove la sintassi sicuramente non permetterebbe. Aspettiamo con trepida e vibrante emozione le sue ultime novità sulla bollettazione idrica ad Agrigento. Orsù dunque avvocata nostra in questa valle di lacrime distillate da Girgenti Acque rimetti a noi le bollette nostre che noi non le vogliamo proprio pagare!
C’è chi sciacqua i panni nell’Arno e chi li sciacqua nell’Akragas… in tal caso, la realizzazione del depuratore al Villaggio Peruzzo servirebbe quanto meno a migliorare l’italiano…