Avevamo avvisato il Dipartimento della Pubblica Sicurezza con ben due note su quanto stava accadendo presso il Centro di Prima accoglienza dell’Isola di Lampedusa rappresentando i nostri timori oggi, nostro malgrado, quello che temevamo è divenuta realtà con l’ennesimo attentato incendiario, attualmente in corso, che ci vede impegnati in prima linea, e nel quale ciascuno sta rischiando la propria vita per salvare quella altrui.
A noi non interessano le vicende politiche o le classiche passerelle ma bensì la necessità di interventi concreti mirati alla risoluzione della gravissima problematica.
Il lavoro encomiabile svolto dai nostri colleghi unitamente a tutte le altre forze di Polizia e la Capitaneria di Porto non sono in discussione, tutto ciò, però, non può servire ad alcuno per alibi perdurando in tale situazione. A Lampedusa devono essere garantiti con sistematicità gli accompagnamenti che devono essere messi in atto subito dopo le prime necessarie cure. È impensabile annunciare i rimpatri a gente che è disperata e che é fuggita dal proprio paese e non prevedere delle reazioni da parte di uomini e donne che in preda allo smarrimento totale traducono la propria rabbia con questi atti di vera delinquenza che mettono a repentaglio la vita degli ospiti del centro e di tutti gli operatori delle forze di Polizia e di quanti sono impegnati in quel contesto.
Il Ministro Maroni comprenda che non si può continuare a parlare di emergenza quando il problema è divenuto una costante da affrontare con soluzioni predeterminate. E non è certamente con il taglio delle missioni e dello straordinario che si può fronteggiare una tematica così imponente. Il Governo comprenda che non solo gli uomini impiegati per fronteggiare l’immigrazione clandestina non sono corrispondenti alle reali necessità ma che l’ennesimo mortale taglio delle risorse supplementari peggiorerà l’attuale situazione.
Temiamo per l’incolumità dei nostri colleghi e pertanto non escludiamo la possibilità di effettuare un presidio presso l’isola di Lampedusa se non riceveremo risposte urgenti dal Ministro Maroni .
F.TO IL SEGRETARIO GENERALE SPIR ANTONINO ALLETTO