Grandangolo – il giornale di Agrigento, diretto da Franco Castaldo, nel numero 33 in edicola oggi, pubblica ancora una volta verbali importanti di collaboratori di giustizia che hanno riferito dei rapporti esistenti tra mafia e politica. Esaurita la prima fase di dichiarazioni riguardanti Maurizio Di Gati, è la volta di Giuseppe Salvatore Vaccaro pentito di Sant’Angelo Muxaro che ha qualcosa da dire su rapporti tra mafia e politica e sui sistemi utili per controllare il voto e orientare i consensi. Le sue dichiarazioni sono state raccolte dal Pm, Costantino Del Robbio. Viene fuori uno spaccato alquanto inquietante che testimonia significativamente quale è stato e quale potrebbe essere l’interesse di Cosa nostra nel controllare l’azione della politica. Restando in tema una intera pagina è dedicata ai rapporti tra mafia ed imprenditoria, dibattito sollecitato dai recenti avvenimenti cittadini secondo cui alcuni gruppi imprenditoriali sarebbero all’avanguardia nella lotta alla mafia ed al contrasto del racket del pizzo. Grandangolo pubblica sentenze, dichiarazioni di pentiti e provvedimenti giudiziari che mostrano chiaramente che ancora non è stato completato il percorso totale di collaborazione con lo stato anche se passi avanti sono stati compiuti. Poi ancora stralci della relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno mafioso che, puntando l’attenzione verso il territorio agrigentino, mostrano come la mafia abbia puntato gli occhi e messo le mani dentro il settore delle energie alternative, eolico in particolare. Viene narrato l’episodio scoperto dai carabinieri con l’indagine “Minoa. L’intrervistona di Diego Romeo è dedicata ad Enzo Di Natali che ci parla della “Padania ladrona”. La politica viene scandagliata con un lungo articolo con il quale si narra della quasi certa candidatura a sindaco di Agrigento dell’on. Michele Cimino, leader di Forza del sud.