Dietro il licenziamento dell’ing. Calogero Morreale – si chiede Calogero Miccichè Coordinatore della Feder. Prov. di Agrigento di Sinistra Ecologia Libertà – si cela un diniego, forse per impedire che si sappia del fallimento del Comune di Agrigento? Se questi sono i veri motivi, la Federazione Provinciale di Agrigento di Sinistra Ecologia Libertà chiede le dimissioni del Sindaco Zambuto
“La vicenda del licenziamento dell’ing. Calogero Morreale, dirigente all’urbanistica del Comune di Agrigento, ha suscitato clamore perchè la questione è stata giustificata dal Sindaco Zambuto col fatto che il dirigente Morreale nell’arco di 6 mesi ha prodotto molto meno concessioni edilizie rispetto a quelle fatte dal dirigente che lo aveva preceduto.
Vista così sembrerebbe la decisione di un Sindaco molto risoluto; anzi alcuni cittadini, stanchi della lentocrazia degli uffici comunali, hanno anche condiviso l’azione di Zambuto, mentre alcuni consiglieri comunali hanno subito cercato presunti motivi su possibili dinieghi nel rilascio di autorizzazioni poco trasparenti che frequentemente coinvolgono il settore delle costruzioni immobiliari, come dimostra l’ultima indagine giudiziaria.
Ho riflettuto anche io sulla questione, ma ho avuto subito delle perplessità.
No, niente dietrologia, anche perchè attualmente urbanisticamente c’e poco da rilasciare, visto che il nuovo Piano Regolatore Generale deve ancora decollare. Probabilmente, invece, c’è qualcos’altro che nessuno, né la maggioranza né l’opposizione, ha mai voluto affrontare. Ma cos’è “questo qualcos’altro” così misterioso?
Procediamo per gradi. Mi sono dimesso da assessore della prima Giunta Zambuto appena dopo un mese dall’insediamento, con ben quattro gravi motivi e tutti fondamentali per la vita amministrativa del disastrato comune di Agrigento:
la privatizzazione dell’acqua, cosa che ho fortemente contestato (battaglia questa finalmente vinta con il referendum di domenica scorsa);
l’illegittimo aumento della tariffa idrica del 60%;
la gestione dei rifiuti e la sua iniqua tassa Tia;
il mio rifiuto a firmare la delibera di giunta di approvazione del bilancio di previsione 2007, perchè ritenevo i conti dell’entrata troppo sovrastimati, per cui non ritenevo eticamente corretto firmare un bilancio sostanzialmente falso, che comunque è stato approvato quasi all’unanimità dal consiglio comunale.
Proprio sul bilancio voglio soffermarmi. Quante volte ho detto che il Comune di Agrigento è sostanzialmente un Comune fallito, con i conti sorretti da carte false firmate da dirigenti comunali compiacenti ? Io non conosco gli attuali conti del comune, ma mi pare che fino ad oggi non risulta ancora approvato nemmeno il conto consuntivo 2010, figuriamoci quanto potrà essere licenziato il bilancio di previsione 2011!! So per certo che ci sono cittadini che aspettano il rilascio di atti amministrativi o pagamenti di fatture, e si sentono dire dagli impiegati comunali che non possono rilasciare alcunchè perchè non esiste nemmeno la condizione di accertamento delle entrate relative agli oneri di urbanizzazione per l’anno 2010. Ciò presuppone un rilievo molto più grande di quanto si possa pensare, certificando questo un disavanzo di alcuni milioni, il che vuol dire che il bilancio di previsione sarà molto difficile che si possa chiudere positivamente, tranne che si ripetano illegalmente le false attestazioni delle entrate, così come è sempre avvenuto con la compiacenza di funzionari e della maggioranza di questo Consiglio Comunale che spesso lo approva consapevolmente o meno.
E’ molto probabile che questo Comune sia già in stato di disavanzo, sia già fallito anche se non dichiaratamente !! Infatti, non solo nel corso di questi anni di governo Berlusconi ha operato forti tagli alla spesa corrente per beni e servizi, e questo in parte ha quasi coperto politicamente lo stato di crisi perenne di questo Comune, ma la verità e che questo Ente ha continuato illegalmente a sovrastimare i conti nelle entrate, così come avevo accertato pubblicamente nel 2007, ma le mie dichiarazioni non fecero tanto clamore nemmeno con la mie dimissioni da assessore.
Non era la prima volta che mi opponevo a queste false pratiche di bilancio, lo avevo già fatto sin dai tempi dell’amministrazione Sodano (vedi il ricorso contro il bilancio del 1999 che vinsi al CORECO Centrale e al CGA, provatelo a chiedere all’avv. A. Faro che mi ha gratuitamente difeso), perchè avrei dovuto tacere nel 2007, solo perchè ero assessore del cosiddetto nuovo corso ? E se Zambuto era convinto della legittimità del bilancio perchè non mi ha trattenuto ritornando sui suoi passi?
Ma tornando ad oggi, è probabile che il sindaco si sia trovato nuovamente davanti al dilemma del consuntivo e del bilancio, cioè davanti ad una dichiarazione di fallimento o scontro con l’onesto funzionario. Ha prevalso ancora una volta l’arbitrio del potere per far prevalere l’illegalità ? Tagliando corto è probabile che si sia verificato un possibile diniego del dirigente Calogero Morreale a firmare false attestazioni di entrate del suo settore, come contrariamente invece fatto dai suoi predecessori che hanno firmato pur di avere cariche direttive, e maggiori introiti nello stipendio.
E non vengano a raccontare che la Corte dei Conti nell’ultimi anni non ha mai rilevato nulla di anomalo, non è proprio compito del magistrato contabile verificare la fedele dichiarazione del dirigente comunale, semmai è compito del giudice penale, il quale non ha mai messo naso in questi argomenti perchè nessuno lo ha mai chiesto, tranne il sottoscritto nel 1999, e devo dire di aver trovato allora un muro di gomma e complicità a tanti livelli.
Io non conosco l’ing. Calogero Morreale, neanche fisicamente, ma il mio intuito mi dice che, probabilmente, questo funzionario non ha firmato perchè non ha rilevato tutto quello che doveva rilevare per completare le verifiche delle entrate e crediti esigibili del settore urbanistica, senza un suo assenzo di avvenuto e minuzioso riscontro sarà quasi impossibile varare il consuntivo 2010 e il bilancio di previsione 2011.
Se le cose rilevate sono almeno un terzo corrispondenti a quello che ho appena detto, sarebbe molto più dignitoso politicamente per il sindaco Zambuto dimettersi immediatamente, insieme a quei consiglieri comunali di maggioranza o di finta opposizione che gli hanno retto il moccolo per tutti questi anni di sindacatura.”
Agrigento 20 giugno 2011
se fosse vero anche una minima parte di questa ipotesi signor Miccichè, sarebbe un atto vergognoso messo in atto contro l’onestà intesa nel senso generale della parola.Come se si punisse l’onesta a discapito di tutti i valori morali esistenti. Se così fosse il crollo è già avvenuto, non il crollo del Palazzo Lo jacono, ma quello di ogni responsabilità culturale, di ogni sensibilità,dell’onestà.
Le devo riconoscere d’altra parte la sua grande coerenza, la sua pubblicamente accertata onestà, residuo finale di una città che tende all’autodistruzione? Io spero che gli agrigentini ormai quasi rassegnati trovino quell’ultima forza per tentare di cambiare le cose. Certe volte quando pensi che tutto sia perduto avviene il miracolo! lei cosa ne pensa?
La legalità, di questa città mi pare che sia andata in ferie da parecchio tempo.
Stiamo assistendo al fallimento totale di quella appena mediocre politica sociale che si cercava di mettere in atto per smuovere appena qualcosa, ma ahimè… si salvi chi può. Non ci resta veramente che sperare in qualche miracolo …non si sa mai…caro Lillo