“La richiesta va rigettata poiché l’istanza difensiva si fonda su argomentazioni del tutto infondate, prive di pregio e di rilevanza processuale.“
Con motivazioni, il Procuratore aggiunto Ignazio Fonzo, respinge le richieste dell’avvocato Arnone.
“Si tratterrebbe – più che di una impropria riunione di procedimenti – di una assegnazione, previa iscrizione di uno stesso fascicolo di indagini preliminari, ad un unico magistrato dell’Ufficio del Pubblico Ministero, senza tener conto dei diversi termini e dei diversi fatti. Non è dato comprendere sulla scorta di quali norme di rito ciò debba avvenire, posto che l’iscrizione dei procedimenti nel registro delle notizie di reato e la conseguente assegnazione al magistrato oltre a quanto statuito dalle norme processuali, è disciplinata da norme interne all’Ufficio che sanciscono regole tassative ed oggettive in ordine alla designazione di un sostituto procuratore nella trattazione dei singoli fascicoli.”
Oltre a contestare la mancanza di norme di rito che consentano ad Arnone di chiedere la riunificazione dei procedimenti penali, il Procuratore aggiunto Ignazio Fonzo precisa come tra le “regole non rientra la generica asserzione difensiva, come quella in esame, che sulla scorta di criteri indefiniti ed indefinibili, e con premesse errate, porterebbe ad una inammissibile, nei fatti, individuazione di un Pm più o meno gradito ad una parte, a fronte di esigenze investigative verosimilmente, in ipotesi, tutto affatto incompatibili con il corretto esercizio dell’azione penale.”
Non manca nel provvedimento del Procuratore un richiamo forte ai modi “di esporre dell’avv. Giuseppe Arnone il porsi come unico conoscitore della realtà agrigentina, lasciando intendere che da tempo la propria saggezza sia stata inascoltata dalle Istituzioni, costituisce un atteggiamento ripetuto e quasi ossessivo, che può giustificarsi in sede di controversia politica, ma che giammai può condizionare, da qualsiasi angolazione, l’attività di questo Ufficio, attività subordinata esclusivamente a quanto stabilito dalla Legge”.
Un po’ come dire: lei si faccia l’avvocato che a fare il magistrato ci penso io.
3 thoughts on “Inchiesta urbanistica: respinte le richieste di Arnone in merito alla riunificazione dei procedimenti penali”
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…e domani conferenza stampa su TELEGATTO dove spiegherà che anche questa è una sua vittoria personale.
Finutu è!
Finalmente in Agrigento un pool di magistrati che opera in piena autonomia e non soggiace alle intimidazioni di un personaggio, a cui per troppo lungo tempo è stato concesso di bloccare opere di iteresse vitale per la città,solo per soddisfare il suo “ego” e gli interessi di pochi sostenitori interessati, e di impupare processi il cui GIUSTO epilogo è dovuto avvenire al di fuori del tribunale di Agrigento. I tempi della sua impunità sembrano essere tramontati e noi oggi non possiamo non complimentarci con i nuovi magistrati che operando davvero secondo giustizia potranno restituire credibilità e dignità ad una magistratura che purtroppo in Agrigento si è distinta in un recente passato per avere scritto pagine tutt’altro che edificanti e gloriose per la GIUSTIZIA.
Al di là della sentenza, ma che foto avete messo?