“Oltre 210 mila avvocati per 6 milioni di cause civili e commerciali pendenti danno la cifra severa di una realtà giudiziaria in crisi che impone la riforma anche della professione forense in chiave europea ed al servizio del cittadino”.
E’quanto ha affermato il Vicepresidente della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo, Salvatore Iacolino in occasione del convegno “Giustizia rapida: la conciliazione uno strumento per i cittadini” svoltosi oggi a Palermo presso la Sala Gialla di Palazzo dei Normanni.
“La direttiva europea del 2008 che ha determinato le norme nazionali sulla mediazione – ha aggiunto Iacolino – apre nuovi scenari per ridurre le attuali lungaggini dei processi che oggi si spingono oltre ogni possibile ragionevole durata.
Il diritto della persona ad avere una giustizia rapida e giusta è un diritto fondamentale, sancito, tra l’altro, dalla Convenzione per i Diritti dell’Uomo. E la Corte di Giustizia di Strasburgo ha già accertato in danno all’Italia oltre mille violazioni”.
“In questo contesto la professione dell’avvocato – ha concluso l’europarlamentare – può essere arricchita dall’istituto della mediazione che entrerà in vigore nel marzo del 2011 e che dopo la prima applicazione potrà con le eventuali correzioni assicurare certezze al diritto alla giustizia di ciascun cittadino”.