Ad essere dispiaciuto per il ritiro delle Figlie della Carità di San Vincenzo dè Paoli da Aragona, l’arciprete Don Giuseppe Veneziano, che commenta così la vicenda:
“Sottrarre ad Aragona l’attività e la realtà delle suore vincenziane rappresenta, certamente, un impoverimento. Il fatto che dovranno ritirarsi, speriamo di no, è per il paese una perdita“.
Don Giuseppe fa un’attenta analisi sul fatto che non ci sono nuove vocazioni e invita dunque i giovani verso il volontariato affinchè non si resti dei semplici “fruitori di un servizio che ci viene reso bensì, corresponsabili”.
Altra adesione e attestazione di stima verso le vincenziane di Aragona, è quella di Raimondo Buscemi, Presidente del Consiglio della Provincia regionale di Agrigento, il quale si è anche attivato affinchè presso il suo studio medico venga effettuata la raccolta firme.
Buscemi ha ricordato l‘importante ruolo delle suore di Aragona, svolto negli oltre cento anni della loro permanenza in paese.
Una vicenda quella delle suore vincenziane, che sta portando molti aragonesi ad attestare la loro stima, nella speranza che non debbano lasciare il paese.
Infatti, oltre ai tanti cittadini, hanno aderito all’appello lanciato dal gruppo di Facebook “Aragona – gli amici della Torre del Salto d’Angiò” anche l’assessore al comune di Aragona Filippo Gandolfo, Salvina Lauricella, direttrice della locale biblioteca comunale e Maddalena Lattuca. la dirigente scolastica della scuola primaria di Aragona.