In cinque anni il servizio di raccolta dei rifiuti, smaltimento e spazzamento ammonta a 50 milioni 291 mila 574 euro. Questo costo totale è stato nel corso dei cinque anni bollettato ai cittadini, in quanto la Tia deve coprire interamente il costo di gestione perché gli utenti devono pagare interamente il costo che l’Ato sostiene per il servizio. A fronte di questa richiesta ai cittadini sono stati riscossi invece dall’Ato, grazie alla Tia, solo 27.339.837 al 31-12-2009. Poiché l’Ato deve obbligatoriamente coprire le spese sostenute, la differenza non pagata dai cittadini viene richiesta al Comune, al netto degli anticipi che aveva già versato al momento del passaggio delle competenze. In un solo colpo la richiesta dell’Ato quindi azzera il credito che il comune vantava dall’Ato, versato al momento del passaggio delle competenze (che ammonta a 10.376.166 più altre somme erogate dalla Regione per conto del Comune) e porta alla fine la situazione debitoria dell’Ente comunale a quasi nove milioni di euro, così come ufficialmente richiesto. Entro il prossimo 30 novembre nella manovra per gli assestamenti di bilancio sarà così necessario indicare in un’apposita voce di bilancio la somma che coprirà la richiesta dell’Ato. Fra l’altro occorre anche sottolineare che i costi per i servizi di raccolta dei rifiuti, smaltimento e spazzamento sono lievitati notevolmente dal 2005 al 2009, passando da 7.370.219, 31 a 12.592.403,21. Sono aumentati cioè in media di un milione di euro all’anno. Tutto ciò emerge dall’incontro svoltosi nei giorno scorsi tra i capigruppo del consiglio comunale e i consiglieri della quarta commissione consiliare permanente, guidati dal presidente Carmelo Callari, con l’amministratore delegato dell’Ato Gesa 2 Teresa Restivo. Nel corso di tale incontro è stata valutata anche l’opportunità di modificare il regolamento comunale sulla Tia per dare la possibilità ai cittadini di poter rateizzare anche i costi della tariffa per gli anni 2009-201. La Gesa sta inoltre avviando l’attività di accertamento per ampliare per la città di Agrigento la platea dei contribuenti. Entro la fine dell’anno la stessa società dovrà bollettare il 50% della terza rata della Tia dell’anno 2005 precedentemente sospesa. L’amministratrice Restivo “ha evidenziato che per l’espletamento dei servizi ha ritrovato personale in sovrannumero (di circa 50 unità), assunti in passato anche per motivi sociali. In occasione del potenziamento del servizio di pulizia delle spiagge il Comune di Agrigento, dapprima ha dato la direttiva di utilizzare il personale già in servizio, poi. Forse a seguito della decisione di potenziare il diserbamento delle strade, ha dato la direttiva di assumere a tempo determinato per tre mesi ulteriori diciotto unità lavorative”, come si legge nel verbale dell’incontro. Nei prossimi giorni altre riunioni si svolgeranno tra i capigruppo del consiglio comunale e l’amministratrice Restivo per un confronto su altre importanti questioni come la gestione della differenziata, l’evasione dei contribuenti, i costi del servizio.
Elio Di Bella
Illustre direttore , nelle more che il servizio sia trasferito ai comuni ,occorre eliminare preliminarmente gli sprechi operando la sostituzione dei cassonetti in polietilene del costo di euro 500,00 cadauno,oggetto di vandalismo , con cassonetti in lamiera,per quanto attiene le modifiche da apportare é indifferibile modificare l’art.16 del vigente regolamento TIA avente per oggetto :INTERVENTI A FAVORE DI SOGGETTI IN CONDIZIONI DI DISAGIO SOCIO-ECONOMICO ( é inamissibile che un pensionato che riceve una pensione sociale MENSILE di euro 511,00 non venga esonerato dal pagamento della tassa ).Tale spesa, a mio avviso , dovrebbe essere a carico del COMUNE .
grazie dell’ospitalita’
giuseppe
In altri posti diminuiscono, e sono capaci addirittura di pagare la “spazzatura” da noi invece la “spazzatura” costa sempre più cara.
Un passo oltre la raccolta differenziata e il semplice incenerimento, con cui i rifiuti diventano una risorsa e che comporta un costo decisamente inferiore a quello di un inceneritore. Thor (Total house waste recycling – riciclaggio completo dei rifiuti domestici) è una tecnologia ideata e sviluppata interamente in Italia dalla ricerca congiunta pubblica e privata, che si basa su un processo di raffinazione meccanica (meccano-raffinazione) dei materiali di scarto, i quali vengono trattati in modo da separare tutte le componenti utili dalle sostanze dannose o inservibili.
Come un ‘mulino’ di nuova generazione, l’impianto Thor riduce i rifiuti a dimensioni microscopiche, inferiori a dieci millesimi di millimetro. Il risultato dell’intero processo è una materia omogenea, purificata dalle parti dannose e dal contenuto calorifico, utilizzabile come combustibile e paragonabile ad un carbone di buona qualità.
A Treviso una imprenditrice paga chi gli porta la “Spazzatura” e ne fa merce di scambio, noi invece subiamo passivamente di pagare la terza bolletta del 2005 e tra poco anche quella del 2006. GRAZIE AI NOSTRI POLITICANTI
Questa mattina ho avuto la sgradita soppresa a Monserrato, vicino a un cassonetto sono stati gettati un numero imprecisato di copertoni da auto. Mi chiedo chi dovrà pagare questo smaltimento, io ho già una risposta datami da alcumi esperti del settore, ma l’ATO lo sa, lo sa eccome e lo fa!!!! Siamo noi comuni cittadini e non ai gommisti che dovrebbero pagare una tassa commisurata alla quantità di rifiuti speciali prodotti e da smaltire. SVEGLIAMOCI SE QUESTO E’ VERO L’ATO DOVRA’ DAR CONTO E RAGIONE DI CIO’.
Io avrei il piacere che il Sig. Arnone faccia attenzione o per meglio dire legga il messaggio che ho esposto e vada a fare per quello che gli consente la Legge un atto ispettivo o qualsivoglia perchè quello che ho scritto in quel messaggio è vero basta solo ad andare a verificare all’ATO di competenza. Per quanto riguarda l’utilizzo di telecamere mobili, non capisco perchè si preoccupi di questo quando a Monserrato in maniera spavalda si continua a inquinare l’aria non attenzionando efficaciamente per far collocare apparecchiature di rilevamento alla tutela della salute dell’atmosfera esempio in una cooperativa è stato parcheggiato dalla Provincia Regionale il furgone che rileva l’inquinamento atmosferico proprio a ridosso a delle discariche “autorizzate” che emettono questo e quello. Risultato, da circa un anno non è stato ancora attivato!!!!!!! Preciso, non una discarica come si è sempre cercato di accusare, ma delle discariche che bruciano continuamente!!!!!
A proposito di sorvegliare i siti dove si deposita l’immondizia, l’ATO ha degli impiegati preposti al servzio di sorveglianza che se li tiene al calduccio senza operare per come sono stati assunti!