Raccomandata A.R.
Prot. n. 104/2010
Agrigento 07.09.2010
All’Assessore Regionale alla Sanità
Dott. Massimo Russo
Palermo
Alla Procura della Repubblica di Agrigento
Alla Procura Regionale della Corte dei Conti
PalermoAl Collegio dei Revisori ASP
Agrigento
Al Presidente della Commissione Parlamentare
di Inchiesta per gli errori in Sanità
On. Leoluca Orlando
Roma
Alla Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali
Agrigento
Al Sig. Sindaco del Comune di Agrigento
Agrigento
La scrivente O.S. ha più volte denunciato la mala amministrazione del Direttore Generale dell’ASP di Agrigento, Dott. Salvatore Olivieri, non solo per provvedimenti assunti in danno al personale dipendente: decurtazione del monte orario settimanale ad un gruppo di lavoratori contrattisti (nota prot. 89/2010 del 10.06.2010 inviata anche all’Assessore Regionale alla Sanità), adozione unilaterale ed illegittima di un nuovo regolamento aziendale per la fruizione del servizio mensa – buono pasto (nota prot. n. 96/2010 del 06.07.2010 anch’essa inviata all’Assessore Regionale alla Sanità), ma anche per fatti che hanno determinato lo sperpero di risorse pubbliche (vedasi la formale denuncia, per la consulenza/incarico conferita all’Avv. Marcella Peritore di Licata, avanzata alla Procura Regionale della Corte dei Conti ed All’Assessore Regionale alla Sanità con nota prot. n. 90/2010 del 17.06.2010 inviata per raccomandata A/R, nonchè alla Procura della Repubblica di Agrigento mediante denuncia depositata in cancelleria in data 30.06.2010).
Detta mala amministrazione, in assenza di interventi delle autorità competenti, ha continuato ad aggravarsi sempre di più.
Ed infatti, sembra che le gare, spesso, non vengano nemmeno avviate così come avvenuto nel caso della fornitura di due (2) elettrocardiografi al Pronto Soccorso del presidio ospedaliero di Sciacca, di cui al momento non si sa chi e con quale procedura li abbia acquistati. O come, altresì, sarebbe accaduto per l’affidamento, ad una ditta di Agrigento, del servizio di verifica della sicurezza elettrica di tutte le attrezzature elettromedicali dell’Azienda, anche in questo caso, parrebbe, in assenza del dovuto procedimento.
Il Direttore Generale si avvale di due tecnici incaricati esterni, l’Ing. Roberto Cordaro, dipendente di altro ente, cui di recente è stato affidato l’incarico di Dirigente Responsabile Tecnico dello Staff (posto inesistente nell’organico dell’ASP) con potere di determina. Detto incarico, che si configura come atto palesemente illegittimo, costituisce un chiaro esempio di sperpero di denaro pubblico, violando tutte le norme vigenti in materia di pubblico impiego. L’altro professionista, l’Ing. Giovanni Bruno, si occupa prevalentemente del presidio ospedaliero di Sciacca, ma all’occorrenza anche di altro. Come dimostrato dal caso della onerosa fornitura di piante ed esecuzione lavori che hanno avuto per oggetto il viale principale e l’edificio centrale sede dell’ex AUSL 1 di Agrigento, anch’essi eseguiti senza regolare espletamento delle dovute procedure, già denunciato dalla scrivente O.S., all’Assessore Regionale alla Sanità con nota prot. n. 98/2010 del 15.07.2010.
Addirittura, in questo caso, con i lavori effettuati è stato deturpato il prospetto dello storico edificio centrale (ex ospedale psichiatrico sito in piena zona A). A tal proposito ci si chiede se l’Azienda fosse in possesso della prescritta autorizzazione della Soprintendenza ai Beni Culturali? !
Si segnala, altresì, l’esistenza di casi di affidamento di esecuzione lavori a trattativa privata cui è stato poi invece applicato il criterio del contratto aperto. Ciò significa che la trattativa è avviata per un importo fissato, e poi, man mano che i lavori vengono eseguiti, si arriva ad un importo superiore. Tale spezzatino è palesemente illegittimo perché aggira la normativa sui pubblici incanti, poiché, come anzidetto, prima si fissano, in via presuntiva, importi minimi (€ 100.000 per ciascuna delle tipologie di intervento manutentivo) propri di una trattativa privata, per poi giungere ad importi superiori propri dei pubblici incanti. Quanto qui affermato è avvalorato, soprattutto, dalla considerazione che gli importi minimi sopracitati, stabiliti come anzidetto in via presuntiva, costituiscono ben pochissima cosa a fronte dell’immenso patrimonio immobiliare dell’ASP che comprende, a titolo puramente esemplificativo:
a) n. 5 complessi ospedalieri (Agrigento – Sciacca – Canicattì – Licata – Ribera);
b) un’infinità di edifici, comprendenti strutture periferiche ove sono ubicati consultori familiari, presidi territoriali, presidi specialistici, laboratori, strutture psichiatriche, uffici amministrativi etc.
Nell’ASP di Agrigento, in questo modo sono stati affidati i lavori di pronto intervento e di manutenzione degli impianti tecnologici negli edifici di pertinenza della medesima Azienda, i lavori di pronto intervento e manutenzione riguardanti l’architettura e le finiture di interni negli edifici di pertinenza dell’ASP di Agrigento, i lavori di pronto intervento e di manutenzione riguardanti il recupero, la ristrutturazione e la manutenzione in generale degli edifici di pertinenza dell’ASP di Agrigento, i lavori di pronto intervento e di manutenzione riguardanti le opere in ferro e gli infissi negli edifici di pertinenza dell’ASP di Agrigento, nonché i lavori di pronto intervento e di manutenzione riguardanti gli impianti elettrici negli edifici di pertinenza dell’ASP di Agrigento.
Insomma, una sorta di Global Service milionario “fai da te”.
La mala amministrazione non è solo impregnata da illegittimità ma è anche fortemente caratterizzata dalla sistematica violazione delle norme e regole contabili, se si considera che vengono ripetutamente effettuate spese imputate allo Stato Patrimoniale del Bilancio, SENZA COPERTURA.
Cosicchè, alla faccia dei lavoratori (primi fra tutti i contrattisti che legittimamente aspirano alle integrazioni orarie per poter sbarcare il lunario) e dell’utenza, IL DISSESTO DEL BILANCIO E’ ASSICURATO.Ed ancora pare che non sempre i lavori eseguiti corrispondano a quelli oggetto dell’affidamento, come può essere verificato dai pagamenti degli stati avanzamenti lavori.
Sig. Assessore, prima che alle altre Autorità, la presente denuncia è a Lei rivolta.
QUANTO DEVE DURARE ANCORA TUTTO CIO’?!
Il Vice Segretario Regionale Fial Confsal (Federazione italiana autonoma lavoratori sanità)
Amedeo Fuliano
complimenti sig. Fuliano per il suo coraggio…….gente poco equilibrata vuole gestire la Sanita’…….spero che l’assessore Russo possa comprendere la gravita’ del problema!!!!!!!!!!!!