Il Presidente della Provincia di Agrigento, prof. Eugenio D’Orsi, interviene sulle dichiarazioni rilasciate dall’europarlamentare agrigentino del PdL on. Salvatore Iacolino. Quest’ultimo, infatti, aveva espresso perplessità sui ritardi della Regione Siciliana nella convocazione del tavolo tecnico per attuare la variante urbanistica indispensabile per la costruzione dell’aeroporto di Licata.
“Sono molto soddisfatto dell’interessamento dell’on. Iacolino al progetto aeroporto, segno inequivocabile di una reale vicinanza alla provincia di Agrigento e ai progetti per la soluzione di problemi annosi e mai risolti – dice il Presidente D’Orsi -. Tuttavia, per rispetto della verità, devo precisare che da parte della Regione Siciliana, con il Presidente Lombardo in testa, non c’è alcuna remora o volontà di ostacolare questo progetto, tutt’altro.
La conferenza di servizi cui fa cenno Iacolino non si è ancora attuata semplicemente perché a giugno, nel corso del primo tavolo tecnico con Regione, Enac, Enav e Ministero delle Infrastrutture, si era deciso di rinviare tutto successivamente alla presentazione del business plaining. Il bando per il business plaining è stato pubblicato a luglio, il 31 scadono i termini per la presentazione dei progetti, per cui stiamo rispettando la tabella di marcia.
E’, comunque, e voglio ribadirlo, apprezzabile l’attività dell’on. Iacolino, che sostenendo la realizzazione dell’aeroporto di Licata dimostra non solo attaccamento alla sua terra ma anche concreta volontà di contribuire alla fine del suo isolamento.
Con l’occasione –conclude D’Orsi – invito il Presidente della Regione on. Lombardo a rivolgere al progetto aeroporto di Licata la stessa attenzione che in questi ultimi giorni sta dedicando all’aeroporto di Comiso, e lo stesso invito rivolgo all’on. Vito Riggio, presidente dell’Enac, perché se è vero che lo scalo di Comiso è ormai pronto, è anche vero che gli abitanti di quel comprensorio hanno comunque a disposizione l’aeroporto di Catania, raggiungibile in tempi notevolmente ridotti rispetto a quelli di un agrigentino. Con la differenza che lo scalo di Licata, a differenza di quello di Comiso, non graverà per un solo centesimo sulle casse dello Stato”.