Malgrado da oltre due mesi l’Adiconsum Agrigento avesse richiesto all’Ato idrico, al Comune di Agrigento ed a Girgenti acque S.p.A. i necessari chiarimenti e le dovute spiegazioni sul metodo di calcolo applicato per il pagamento dell’acqua nonché sul contenuto informativo riportato nelle bollette medesime, ad oggi, nessuno dei destinatari della nota ha ritenuto di dover dare uno straccio di risposta ad una fra le più importanti e diffuse Associazioni a difesa dei consumatori presente sul territorio nazionale con oltre 340 sportelli e presente nella nostra città da quasi sette anni ed a Ravanusa da quasi due. Ogni giorno decine di consumatori si presentano ai ns. sportelli muniti di bollette di Girgenti acque per acquisire utili informazioni sul perché e sul come la società che gestisce il servizio pretenda importi ragguardevoli che spesso le famiglie non possono pagare, soprattutto in ragione del lungo momento di difficoltà economica che tutti stiamo attraversando. Malgrado Girgenti acque avesse già ritirato le proprie fatture un paio di volte, continua imperterrita a far recapitare nelle case dei cittadini del territorio provinciale bollette con importi davvero esagerati che molto spesso si contraddicono con gli importi di bollette precedenti già annullate e che sono incongruenti rispetto al dato “precedenti letture”. Dati che parrebbero comunicati dal Comune di Agrigento al momento in cui è subentrata la società privata nella gestione del servizio e cioè dall’aprile del 2008. Da sempre Girgenti acque ha sostenuto la fondatezza e la correttezza dei sistemi di calcolo adottati, tant’è che da qualche settimana trasmette, finalmente, informazioni sul metodo che determina gli importi da pagare. Ma il problema rimane sempre lo stesso, problema che nessuno vuole affrontare con estrema chiarezza e cioè la famosa “lettura precedente comunicata dal Comune”. Mai i cittadini hanno ricevuto informazioni trasparenti sul dato iniziale che avrebbe segnato cioè l’inizio dei consumi da pagare a Girgenti acque. Invece, silenzio assoluto! Per Adiconsum Agrigento il sistema di calcolo adottato non trova alcun fondamento concreto in considerazione che il dato di “lettura iniziale” non è un dato certo, un dato che i cittadini potranno mai verificare. Il Comune di Agrigento avrebbe dovuto informare i cittadini del passaggio di consegne del servizio e pretendere la lettura “reale” dei misuratori idrometrici da parte dei titolari di utenza; dati che oggi nessuno potrebbe mettere in discussione. Questa sarebbe stata una doverosa azione informativa e di trasparenza da parte del Comune nei confronti dei propri cittadini! Ed oggi non ci sarebbero problemi, almeno sui consumi originari al momento del passaggio dal servizio idrico comunale a Girgenti acque. Non ci si vuole dilungare sul corretto sistema di calcolo da applicare ma l’argomento sarà trattato in altra sede. Oggi Adiconsum Agrigento intende dare una notizia a tutti i cittadini del territorio provinciale: il proprio staff legale sta studiando “il caso Girgenti acque” e sta valutando l’ipotesi di intraprendere una azione collettiva, una “class-action”, che se ritenuta fondata partirà alla fine di settembre. Ed allora l’associazione a difesa dei consumatori Adiconsum invita tutti i cittadini consumatori:
Ø che ritengono ingiusti i consumi loro addebitati;
Ø che ritengono l’acqua fornita sia molto spesso sporca e non potabile in quanto di colore giallastro e/o con residui non identificabili;
Ø che hanno misuratori idrometrici non idonei in quanto vetusti e/o non più funzionanti che non rendono chiaro e leggibile il consumo;
Ø che ritengono che i numerini segnanti il consumo molto spesso girano a vuoto in quanto si sente solo il rumore dell’acqua che però non sgorga dai rubinetti (la pressione dei tubi fa aumentare il consumo!);
Ø che sono costretti a comprare l’acqua con autobotti e non conoscono la provenienza e malgrado ciò pagano lo stesso il servizio;
Ø che ritengono, insomma, che a fronte di un servizio e di un bene vitale, l’acqua appunto, erogata da Girgenti acque si paga la tariffa più elevata d’Italia;
a denunciare, all’ADICONSUM, tutti i disservizi di cui sono vittime per risolvere questo incredibile paradosso che agli occhi di una intera nazione ci rende tutti incapaci (amministratori, politici cittadini,); incapaci di reagire in modo civile ed unitario a questa sopraffazione e palese ingiustizia. La politica, con leggi ad hoc, ha reso schiavo un popolo, creando “i padroni dell’acqua” un bene libero in natura che è di tutti e non può essere di pochi. Per Adiconsum Agrigento, da sempre contraria alla privatizzazione dell’acqua, è inconcepibile che un servizio così vitale per la vita dell’uomo possa essere affidato ai privati che sono arrivati al punto di ”privare” davvero dell’acqua i cittadini. Nei giorni scorsi, infatti, diverse utenze hanno registrato l’asportazione del contatore da parte di operatori della società Girgenti acque (si è in possesso di idonea documentazione atta a dimostrare tali affermazioni), in altre utenze hanno tentato di smontare il contatore ma non vi sono riusciti per la reazione repentina di alcuni condòmini. In un caso, addirittura, il giorno stesso della scadenza stabilita per il pagamento, in modo arbitrario ed arrogante, è stato asportato il misuratore senza darne alcun preavviso all’utente, senza alcuna informazione, lasciandolo senz’acqua! Solo dopo aver presentato denuncia per furto ai Carabinieri è saltata fuori la verità. Erano stati gli operai di Girgenti acque a “portare via” il contatore! Ma come si può privare il cittadino di un bene che appartiene al cittadino, che è di tutti? Anzi, no! E’ dei privati. A loro è consentito impunemente di potere attuare siffatte azioni criminali. Adiconsum Agrigento ritiene ancora che ci si debba attivare per potere individuare ”prese abusive” di acqua collegate alle condotte di distribuzione. Solo scoprendo gli allacci abusivi e facendo pagare il giusto a tutti si potrebbe iniziare a parlare in modo concreto di equità, di legalità e di trasparenza e, soprattutto di civiltà. Non si può continuare a vessare quella fascia di popolazione che da sempre paga un servizio indispensabile e vitale per tutti. In attesa che Adiconsum valuti le azioni da intraprendere nei confronti di Girgenti acque, non ci rimane che una sola esortazione: “Santa Magistratura aiutaci tu!”
salve sono un agrigentino ed ho un grosso problema con la girgenti acque
circa un mese fa sono arrivati dei dipendenti della girgenti acque per tagliarmi l acqua e mi hanno lasciato un pezzo di carta (cosi lo posso definire)trovato per terra e mi intimavano a pagare una somma di 439 euro presso un conto corrente della girgenti acque altrimenti mi avrebbero tagliato l acqua mi sono recato presso la loro sede dove ho perlato con un impiegato che mi dice che ci sono tre bollette non pagate per la cifra di 439 euro dico al impiegato che non mi é mai arrivata nessuna bolletta(la fornitura é a nome di mio nonno deceduto ed assendo disoccupato non posso fare la voltura per mancanza di soldi)comunque dico di voler pagare il dovuto con delle rate ragionevoli dicendo di essere disoccupato e non avendo la somma di denaro per l intero importo alche l impiegato mi dice che la somma non supera i 1000 euro e non si puo raetizzare e se tagliano la fornitura dell acqua mi occorrono altri 120 euro per il distacco piu altri 120 per il riallaccio e dovevo pagarla immediatamente pur protestando non ottengo nulla e non riuscendo a raccogliere la somma da loro voluta non ho pagato . Dopo una settimana un loro dipendente mi taglia l acqua non dalla condotta principale ma taglia il tubo di mia propieta prima del contatore e matte un sigillo(mi sono informato loro sono propietari della condotta principale non del tubo che va dalla condotta principale alla abitazione e propieta dell utente)non solo il danno pure la beffa adesso non so cosa fare vorrei un consiglio . Grazie in anticipo distinti saluti vella franco salita s. spirito 13 92100 agrigento cell 3297188701