AGRIGENTO – Il segretario provinciale della FIT CISL di Agrigento, Nino Stella, interviene in ordine alla prestigiosa nomina del conterraneo Dario Lo Bosco, al vertice del gruppo Ferrovie dello Stato. “La nomina di Dario Lo Bosco a Presidente della holding FS – ha detto Nino Stella – costituisce un fatto di estrema importanza per la Sicilia e la provincia di Agrigento in particolare. Il nostro è un territorio che, per quanto concerne i trasporti pubblici, ha pagato a caro prezzo le politiche perpetrate in passato dall’azienda, tra dismissioni di intere linee ferroviarie e drastiche riduzioni del servizio sulle principali direttrici regionali e nazionali”.
“Nell’augurare al nostro conterraneo Dario Lo Bosco un buon lavoro – continua il segretario Stella – mi permetto di ricordare al neo Presidente alcune priorità che non possono cadere nel dimenticatoio. La più urgente riguarda la situazione in cui versa la tratta ferroviaria che da Canicattì arriva a Gela passando per il grande scalo di Licata. La linea, nonostante le proteste dei numerosi pendolari che da anni chiedono invano il potenziamento del servizio, viene considerata dall’azienda un “ramo secco”, e ad oggi il servizio è ridotto a pochissimi treni giornalieri, venendo addirittura sospeso la domenica impedendo, così, a tanti bagnati di poter raggiungere il litorale licatese usufruendo del vettore ferroviario. Dal nostro punto di vista – secondo Stella – è necessario rivalutare l’intera linea ferroviaria, aumentando l’offerta dei treni (specie nel periodo estivo) e programmare insieme ai numerosi comuni interessati dalla tratta il futuro della medesima”.
“Ho appreso dai giornali che nei prossimi anni, le Ferrovie dello Stato intendono far arrivare il Sicilia la cosiddetta “TAV light”, vale a dire treni in grado di percorrere le nostre linee alla velocità di 200 km/h. Apprezzo le buone intenzioni del Presidente Dario Lo Bosco, ma non nascondo le mie perplessità in ordine a tali progetti. In particolare – si chiede Nino Stella – che materiale rotabile dovrebbe circolare sulle nostre linee ? Ed ancora: questi progetti riguardano anche la Provincia di Agrigento, sempre più esclusa ed emarginata, o solo il triangolo Palermo – Messina – Siracusa?”.
“Dario Lo Bosco, inoltre, parla di potenziamento del servizio: nel frattempo però il settore CARGO di Trenitalia, che si occupa del trasporto merci, ha chiuso i battenti laddove, fino a qualche tempo addietro, era molto fiorente, come ad esempio a Gela e Palermo, mentre è stato soppresso da quasi un decennio ad Agrigento. La FIT CISL – continua Nino Stella – si aspetta dal neo Presidente un deciso cambio di rotta”.
“Concludo ribadendo la gravità della situazione del trasporto pubblico locale ad Agrigento: è necessario portare a compimento i progetti già finanziati e che potrebbero risolvere i gravi problemi di mobilità che affliggono il territorio. Lo stesso Presidente Dario Lo Bosco, del resto, è stato uno dei principali promotori del progetto per la realizzazione della metropolitana di superficie tra il porto di Porto Empedocle ed Aragona Caldare. Così come è necessario dal nostro punto di vista ripristinare i collegamenti con il resto del paese, e quindi mediante la riattivazione del treno “Freccia del Sud”, la cui soppressione ha danneggiato le categorie sociali più deboli, come gli anziani e i disabili. Dal Presidente Dario Lo Bosco ci attendiamo un deciso cambio di tendenza: in tal senso rinnovo l’invito, espresso mesi addietro, all’Assessore Regionale alle Infrastrutture Luigi Gentile, al Presidente della Provincia Eugenio D’Orsi e al sindaco di Agrigento Marco Zambuto di sedersi attorno ad un tavolo tecnico insieme al neo Presidente Dario Lo Bosco, per programmare il futuro del trasporto pubblico locale nella nostra provincia”, conclude il segretario provinciale della FIT CISL di Agrigento, Nino Stella.
