Larossi Abballa
Il barbaro omicidio del poliziotto francese e di sua moglie a Magnanville è indubbiamente un atto di terrorismo. Lo stesso bieco terrorismo che ha colpito Orlando ed i suoi 49 ragazzi senza contare i feriti.
Per una ragione incomprensibile che sfiora il tentativo di negazionismo, nei media francesi viene spesso citata la teoria del recupero da parte dell’IS che si intesterebbe gli attentati a posteriori. Chiunque insista su questa teoria non solo è fuori dalla realtà e da prova di ignoranza dei metodi del terrorismo islamico, ma provoca effetti collaterali che peggiorano una situazione già gravissima.
Non vengano mal interpretate le parole di Obama che ha parlato di “domestic terrorism”, terrorismo interno. Il Presidente americano non ha messo in dubbio la matrice islamica dell’attentatore di Orlando ma ha indicato che si trattava di un radicalizzato sul posto. Sono migliaia questi radicalizzati. Alcuni non sono mai partiti per la Siria o l’Iraq o altri paesi dove l’IS addestra i propri militanti ma questo non impedisce loro di prestare giuramento all’organizzazione terrorista.
Eppure sui plateau televisivi, quelli francesi almeno, c’è ancora chi insiste a citare questa teoria come se gli annunci dell’agenzia media dell’Isis “Amaq” fossero semplicemente il mezzo per intestarsi delle stragi.
Chi insiste non ha probabilmente neppure conoscenza dell’appello lanciato dal portavoce del sedicente Califfato, Abu Muhammad Adnani, che invita a “trasformare il mese del Ramadam in un mese di sangue”.
Chi insiste non ha capito che i “lupi solitari”, anche attraverso quest’ultimo appello, hanno l’ordine di uccidere i kuffar, ossia i miscredenti, senza attendere il permesso dell’IS. L’input è generale e girano da tempo elenchi di componenti di forze dell’ordine, politici ed anche di civili qualunque da uccidere in nome del Profeta.
Se la strage di Orlando è stata rivendicata da “Amaq”, nel caso della coppia uccisa ieri notte, e che ha lasciato orfano nonché testimone dell’orrore un piccolo di 3 anni, il terrorista Larossi Abballa ha filmato e trasmesso in diretta sul proprio conto Facebook dall’interno della casa delle vittime, con alle sue spalle il piccolo, la rivendicazione con la dichiarazione della sua appartenenza all’organizzazione terroristica. Per chi non crede ancora alle rivendicazioni di quest’ultima, le dichiarazioni di questi assassini di” miscredenti” dovrebbero bastare. Non spingiamoli a mettere in rete, a divulgare i loro messaggi di odio dei quali vanno tanto fieri e, peggio ancora, le immagini delle loro azioni, per credere al terrorismo.
Il Procuratore della Repubblica francese si è espresso nel primo pomeriggio ed ha sottolineato la matrice terroristica con tutti i dettagli che poteva dare al pubblico in questo momento. Forse anche chi insiste avrà capito ma non è sicuro.
Luisa Pace