Palermo, 19 novembre 2025 – “Il Corpo Forestale della Regione siciliana merita di essere riconosciuto, potenziato e tutelato ma la mancanza di specifiche previsioni contrattuali impedisce di valorizzare un comparto d’eccellenza dell’amministrazione. Abbiamo scritto al Prefetto di Palermo per attivare le procedure di raffreddamento e obbligare la Regione a intervenire”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca, Angelo Lo Curto, Luca Crimi e Gaspare Di Pasquale del sindacato Siad-Csa-Cisal.
“La mancata convocazione dei tavoli e l’assenza di una sezione contrattuale dedicata al Corpo Forestale – aggiungono – configurano una situazione di grave immobilismo che penalizza tutto il personale tecnico e in divisa, impegnato giornalmente negli innumerevoli compiti istituzionali come la vigilanza, la prevenzione e la repressione di illeciti ambientali, la tutela del patrimonio agro-forestale, la lotta agli incendi boschivi, il controllo sulla filiera agroalimentare, le funzioni di polizia giudiziaria e di sicurezza in settori quali urbanistica, paesaggistica, stradale e idraulica”.
“L’accorpamento del Corpo Forestale dello Stato ad altre forze di polizia – spiegano – ha tolto alla Sicilia la normativa di riferimento, lacuna che impedisce di applicare un adeguato ordinamento professionale e blocca le progressioni di carriera, nonostante gli obblighi fissati dal contratto 2019/2021. Da due anni chiediamo all’assessore regionale al Territorio e al dirigente generale del Corpo di convocare le organizzazioni sindacali per avviare un confronto, ma senza risposta”.
“Anche in occasione dell’ultimo contratto dei regionali, la cui ipotesi di accordo è stata firmata la scorsa settimana – concludono – avevamo chiesto di prevedere una specifica sezione per il Corpo Forestale. Ricordiamo che entro l’anno vanno avviate le progressioni verticali da cui il Corpo rischia di restare escluso. Per questo confermiamo lo stato di agitazione e siamo pronti a ogni forma di protesta”.