Palermo 6 maggio 2025 – “Il governo Schifani fa annunci sulla necessità di salvaguardare le aziende ed i posti di lavoro ma nel frattempo sfratta gli imprenditori dai capannoni, così come sta succedendo a Caltagirone. Gli imprenditori peraltro sono vittime della burocrazia regionale schizofrenica che prima prometteva la conversione dei contratti di locazione in comodato d’uso gratuito salvo poi modificare la norma per essere abrogata qualche settimana fa ossia circa 10 anni dopo!”
A lanciare l’appello al governo regionale è il vice presidente dell’ARS Nuccio Di Paola che, avendo raccolto il grido d’allarme degli imprenditori del Calatino, incalza l’assessore regionale alle attività produttive Edy Tamajo ad un impegno urgente e concreto per scongiurare lo sfratto degli imprenditori ceramisti di Caltagirone insediati all’ASI, consorzio in liquidazione. In sostanza le aziende sono vittime della mancata applicazione dell’articolo 79 della legge regionale 9 del 2015 che prevedeva la conversione dei contratti di locazione in contratti di comodato d’uso gratuito o che, nella sua seconda formulazione, consentiva loro la possibilità di acquisto con diritto di riscatto. Nel frattempo le imprese si sono costituite in un comitato che prende proprio il nome di ‘ex art.79’.
“A dicembre – spiega Di Paola – l’assessore Tamajo sosteneva di essere al fianco e di trovare una soluzione per salvaguardare il futuro dei 14 ceramisti che stavano per essere messi fuori dai loro capannoni dall’ASI. Nel frattempo lo stesso Ente in liquidazione ha dato mandato al Tribunale di Caltagirone e messo in sfratto imprese che danno lavoro ad oltre 100 persone mettendo in crisi un comparto identitario non solo per il Calatino ma per la nostra Regione. Peccato che le ASI facciano capo all’assessorato regionale alle attività produttive di cui Tamajo è assessore e di cui dichiarava di volersi occupare. Una soluzione potrebbe essere quella di dare la possibilità a queste imprese di poter accedere ai crediti agevolati di IRFIS per poter riscattare gli immobili ma deve essere la Regione ad intervenire. Tamajo sia l’assessore di tutti i siciliani e non solo del suo bacino elettorale” – conclude Di Paola.