L’On. Salvatore Iacolino, responsabile per il Gruppo PPE in materia di criminalità organizzata e firmatario della Risoluzione sugli sforzi europei per combattere la corruzione depositata oggi a Bruxelles e che verrà discussa e votata in plenaria a Strasburgo la prossima settimana, ha dichiarato:
“Di fronte ad una crescita dilagante della corruzione in Europa e nel mondo – spesso collegata con la criminalità organizzata – l’Unione Europea deve incalzare gli Stati membri alla sollecita introduzione di sanzioni anticorruzione efficaci.
Un costo dei fenomeni di corruttela stimato per circa 120 miliardi di euro all’anno – pari all’1% del PIL europeo – merita l’elaborazione di un pacchetto europeo che contribuisca ad armonizzare il quadro legislativo di riferimento dei singoli Stati membri.
L’economia legale viene continuamente impoverita in danno dei cittadini e delle imprese, contribuendo ad aggravare la situazione di crisi economica mondiale.
Per questo é prioritaria una strategia antifrode e anticorruzione – di cui il PPE vuole essere protagonista con la Risoluzione che verrà votata la prossima settimana a Strasburgo – che garantisca gli imprenditori onesti.
Il Parlamento Europeo deve utilizzare le best practices degli Stati all’avanguardia nel contrasto della corruzione per garantire trasparenza ed efficienza nel settore pubblico. Prevedendo, nel contempo, misure perentorie e sanzioni congrue che colpiscano i funzionari pubblici infedeli attraverso la risoluzione del rapporto di lavoro. E, allo stesso modo, misure patrimoniali (confisca e sequestro) che colpiscano gli imprenditori che alterano fraudolentemente le regole del gioco.
In questa direzione, una progressiva omogeneizzazione del quadro normativo di riferimento garantirà efficacia alle misure definite e una effettiva cooperazione giudiziaria e di polizia basata sulla fiducia fra gli Stati membri.
Allo stesso tempo, la definizione della cornice legislativa europea sul pacchetto anticorruzione costituisce uno stimolo anche per il Parlamento italiano per la rapida adozione del proprio pacchetto anticorruzione quale indispensabile strumento di difesa della “licit economy”.”