La Legambiente Sicilia ha diffidato l’Assessore regionale dei Beni culturali ed dell’Identità siciliana, Sebastiano Missineo, a firmare l’approvazione definitiva del Piano paesaggistico dell’arcipelago delle Isole Egadi. Se entro 30 giorni l’Assessore non dovesse firmare, Legambiente presenterà un esposto all’autorità giudiziaria per verificare se tale ritardo comporti un danno al patrimonio culturale e paesaggistico delle Isole Egadi.
L’iter del Piano è iniziato 9 anni fa, nel 2002, quando con una nota dell’allora Assessore regionale dei Beni culturali si autorizzava la Soprintendenza di Trapani alla riformulazione dello stesso, a seguito del parere espresso dalla speciale Commissione – Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio. Il Piano è stato adottato nel 2004, vista la sua rispondenza al Codice dei Beni culturali e del Paesaggio.
Nel 2008 c’è stata la conclusione definitiva dell’iter per passare dall’adozione all’approvazione del Piano, dopo la sua pubblicazione all’albo del Comune di Favignana e la presentazione delle osservazioni da parte dei cittadini, molte delle quali sono state accolte dopo un’attenta valutazione e che, comunque, continuano, dopo ben tre anni, a non avere alcuna efficacia perché lo strumento di pianificazione non è stato ancora approvato, con l’evidente conseguenza di ledere dei diritti.
Dal settembre 2008 il Piano è andato alla firma dei diversi Assessori che si sono succeduti in via Croci per ben 5 volte, senza mai essere firmato e approvato, restituito agli uffici per inconsueti cavilli o per il sorgere di improvvisi interrogativi sulle procedure da adottare.
Dopo questo assurdo e inedito iter, e dopo avere dato un altro anno di tempo all’attuale Amministrazione comunale di Favignana per presentare nuove osservazioni, anch’esse attentamente esaminate dall’Osservatorio del Paesaggio, dal 22 marzo scorso il piano è alla firma dell’ Assessore Missineo.
Per mettere, speriamo, la parola fine a questo scandaloso andazzo (perché non si vuole approvare questo Piano paesistico? Quali interessi ci sono?) la Legambiente, per la prima volta, ha deciso di compiere questo forte atto politico della diffida, che vuole richiamare alle proprie responsabilità gli organi regionali responsabili della tutela e della conservazione del patrimonio culturale e naturalistico meravigliosamente presente nelle Isole Egadi.