Il problema inquinamento dell’aria di Monserrato e Villaseta in questi mesi è stato al centro di numerose proteste da parte degli abitanti delle due popolose frazioni agrigentine i quali lamentano fastidi alla respirazione e bruciori alla gola, in particol modo nelle ore notturne. I cittadini hanno più volte segnalato il problema alle autorità competenti ma ancora oggi nulla sembra essere risolto.
Anche la Provincia Regionale di Agrigento ha cercato di collaborare alla causa installando delle centraline di rilevamento dell’aria posizionate in postazioni definite strategiche, senza però che le stesse abbiano rilevato nulla di consistente a parte qualche sforamento dei dati che non ha generato timore nelle autorità di controllo come l’Agenzia Regionale per la protezione dell”ambiente (ARPA).
Il dubbio dei cittadini delle due borgate è stato da sempre suddiviso su più fronti: ad inquinare l’aria è la Laterizi Akragas della ditta Fauci, posta dietro il vallone di Monserrato, la fabbrica della Italcementi con le sue canne fumarie che in linea d’aria distano poche centinaia di metri, la discarica dei fratelli Sodano o gli scarichi dei fumi della centrale Enel di Porto Empedocle che con l’aiuto del sempre frequente vento di ponente arrivano facilmente a Villaseta e Monserrato?
In passato ci siamo occupati di queste possibilità con numerosi articoli ed inchieste di cui vi rinviamo a fondo pagina, oggi, però, vogliamo mostrarvi una intervista che abbiamo realizzato con l’addetto chimico e al controllo della Laterizi Akragas.
Il cavaliere Fauci, titolare dell’omonima azienda, ci ha messo in contatto con il dottor Filippo Giglio che è titolare di una ditta esterna che si occupa delle verifiche ambientali in fabbrica.
Dottore Giglio, alcuni cittadini ci hanno segnalato che specialmente nelle ore serali aumentano gli scarichi fumari provenienti dal vallone ove è presente la fabbrica dei Laterizi Akragas, che succede?
Ma hanno individuato quel tipo di impianto, della Laterizi, sicuro? Perchè nella zona vi sono altri insediamenti industriali, non vorrei avessero confuso.
No, dottore, provengono dalla laterizi, abbiamo anche delle foto che testimoniano la vasta cappa di fumo che fuoriesce dalle canne fumarie della fabbrica che poi si riversa verso Monserrato e Villaseta…
Guardi, quello che le posso dire e che noi siamo una ditta esterna incaricata dalla Fauci ad effettuare controlli. Le attività che facciamo sono di ordinarie verifiche, e periodicamente monitoriamo i fumi, i filtri, i bruciatori dell’azienda…
Ogni quanto monitorate?
Generalmente ogni sei mesi se sono attivi, perchè può capitare che il ciclo produttivo si fermi a causa della mancanza di lavoro o di richieste di materiale, e i lavoratori vanno in cassa integrazione, bloccando anche i bruciatori…
Come sono alimentati i bruciatori?
Sono tutti impianti a metano, almeno dovrebbero esserlo.
In che senso dovrebbero?
Nel senso che non ricordo esattamente, nei prossimi giorni cercherò di essere più preciso. (n.d.r. nei giorni seguenti lo stesso ci ha confermato che gli impianti sono a metano, fattore non trascurabile perchè il metano è meno inquinante di altri combustibili)
Il metano non è meno inquinante?
Si, certamente, e noi entriamo nei limiti dl legge.
Ma oltre ai vostri controlli di routine che effettuate regolarmente, ci sono delle verifiche ulteriori delle autorità competenti?
Certamente, l’Arpa effettua dei controlli periodici, vengono, assistono alle attività di prelievo, fanno delle verifiche, diciamo che in azienda vanno spesso e i nostri dati con i loro sono sempre combacianti.
Abbiamo notato che di notte l’attività dei laterizi non si ferma, gli scarichi fumari sono praticamente continui, 24 ore su 24?
Questi sono impianti che lavorano h24, tutti i giorni, non si fermano mai a meno che non ci sia mancanza di lavoro.
Sono stati autorizzati per lavorare giorno e notte?
Ovviamente, non sono macchine che si possono spegnere per poi riaccenderle quando si vuole. Una volta spenti, pensi che occorrono settimane prima che i forni tornino a pieno regime.
E’ possibile che di notte si intensifichino i fumi e di conseguenza gli odori degli scarichi?
No, no, l’attività è costante come di giorno è di notte, è possibile che nelle ore serali o di notte si possa avere una maggiore mobilità dell’aria per cui vi è un ristagno che da l’impressione di una maggiore produzione di fumi, ma le posso assicurare che il ciclo produttivo non varia tra la mattina e la sera o la notte.
I filtri dei bruciatori danno effettive garanzie per l’ambiente circostante?
Certo, dovrebbero essere sempre attivi.
Ancora con questo “dovrebbero”, dottore Giglio? Possiamo rassicurare i cittadini che quegli scarichi, quei fumi non sono assolutamente dannosi?
Io quello che le posso dire è che se l’azienda opera uniformemente con tutti i criteri, nel rispetto dei vincoli di legge, non dovrebbe esserci alcun problema, Poi io non sono sempre all’interno, non lavoro costantemente nell’azienda, la responsabilità di tutto rimane dell’azienda si intenda.
“Operare uniformemente” che vuol dire dottor Giglio? Che i filtri non sono cambiati spesso?
Il soggetto può anche non curare questo fattore, ma secondo me non è il caso dei Laterizi Akragas. Andrebbe contro ai suoi interessi, anche perchè tali atteggiamenti non comportano costi aggiuntivi o un abbattimento dei costi; Se l’azienda bypassa i filtri non ha maggiori ricavi, no, le posso assicurare che questi fattori non comportano costi aggiuntivi, e non c’è motivo per cui un’azienda facci questo, andrebbe solo a loro discapito.
L’alimentazione dei forni è a metano, dunque in teoria aria più pulita?
Si, è più pulito per l’ambiente tale combustibile ed è più conveniente per l’impresa.
In che senso conveniente?
Che accade in sostanza. Spendo un po di più per il combustibile, cioè il metano, però mi autorizzano più facilmente degli impianti che sono meno costosi mentre se utilizzo altri impianti devo spendere di più per quello che riguarda la depurazione della emissione dei fumi. E come quello che accade nelle automobili, se si utilizza un carburante a gasolio inquina di più di uno a metano…
Dunque escludiamo che insieme ai fumi vi siano tracce di pm10, di polveri sottili dannosi per l’organismo umano?
Lo escludo categoricamente, il pm10 è un altro argomento. Il pm10 serve per misurare la qualità dell’aria, le polveri sottili si misurano nell’aria, nell’ambiente, non è nostro compito misurarle. Noi teniamo a rispettare i limiti di legge all’interno dell’azienda per evitare che magari si possano formare queste cose irrespirabili. Le dirò di più, proprio in questi giorni è arrivata l’Arpa a fare la verifica semestrale, e non mi sembra siano state segnalate o riscontrate delle anomalie.
Intanto l’assessore Passarello ha incontrato il direttore provinciale dell’Arpa per concordare alcune iniziative atte a sviluppare maggiore sensibilità per l’ambiente. Nel corso dell’incontro si è discusso del problema inquinamento di Monserrato e si è pensato di istituire un numero di emergenza provvisorio per segnalare fattori inquinanti nella zona. Il numero da chiamare è il 320/2704426.
Salvatore Barresi
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