1717 – Un uomo qualunque – di Gian Joseph Morici

copertinaTratto dal romanzo “1717 – Un uomo qualunque”

La centrale nucleare, il comandante e il sindaco:

La sala d’attesa del sindaco era semivuota.

– “Signor Ricci, ho avvisato il sindaco che lei è già qui…” disse la segretaria

– “Signorina, può dire al sindaco che sono qua?” chiese il comandante della capitaneria, Mario Drago.

Giorgio fece finta di nulla. Come se non lo avesse neppure riconosciuto. La stessa cosa fece Drago.

– “Entrate… Accomodatevi pure…

La voce di Gero, il sindaco, era cortese mentre con la mano faceva loro cenno di entrare nella sua stanza.

La stanza era grande. Sul lato sinistro la scrivania con le sedie. Nell’altra metà, un salottino con il divano e due poltroncine. Si accomodarono nel salottino. Il sindaco disse alla segretaria di non disturbarlo per nessun motivo.

– “Vi conoscete?” chiese Gero.

Il comandante guardò Giorgio.

– “Sì, adesso sì… Mi scusi per poco fa, ma l’ho vista solo in televisione e sui giornali…

– “Non fa niente comandante… anch’io ero distratto…

– “Giorgio – disse Gero – scusa se non te l’ho detto prima, ma è stato un caso. Il comandante mi ha telefonato per venire a trovarmi e così ho pensato che non ci fosse migliore occasione di questa per farvi incontrare. Del resto, è per parlare della situazione fra voi due che ti ho invitato…

Giorgio fece finta di credergli.

Affrontarono il tema della centrale nucleare; le ragioni della contrarietà di Giorgio, le minacce di morte che aveva ricevuto mentre al comandante attestavano solidarietà, i possibili danni ambientali, il mancato incontro alla capitaneria.

Drago cercava di trovare una giustificazione ad ogni cosa.

– “Interrerà la foce del fiume Agiras, ma non sarà motivo di erosione costiera… Il molo a uncino preserverà il porto turistico dall’insabbiamento…

– “Comandante, a prescindere dagli aspetti di carattere ambientale e dallo sviluppo economico della provincia, vorrei ricordarle che mentre a lei attestavano solidarietà, io quel giorno ricevevo minacce di morte…

– “A mia discolpa, posso solo dire che ero andato via prima…

Era andato via prima?

Come faceva Mario Drago a sapere come e quando Giorgio era stato minacciato? Intanto, la piccola telecamera svolgeva egregiamente le sue funzioni.

I discorsi spaziavano dalla centrale nucleare al campo da golf da realizzare in un paese vicino.

– “Giorgio, non potete togliere di mezzo le carte? Ognuno si fa la sua strada e basta. Evitate di attaccarvi sulla stampa e continuate ognuno secondo le proprie opinioni, senza che il tutto si trasformi in un fatto personale

Gero voleva che tutto si chiarisse immediatamente e si raggiungesse un accordo. Del resto era per questo che aveva organizzato quell’incontro.

– “Gero, il signor Ricci ha scritto al mio Comando… Ha presentato una denuncia. Io non posso fare finta di niente, altrimenti il mio comando mi dice: tu niente rispondi? Allora ha ragione lui?

– “Denuncia?” Gero sembrava sorpreso. Un ottimo politico.

– “Gero, tu sai che io sono restio a denunciare la gente – precisò Giorgio – preferisco sempre evitare di danneggiare le persone. Ma tu capisci che non potevo fare diversamente…

– “E allora cosa c’è da fare?” chiese il sindaco.

– “Se il signor Ricci mi aiutasse… Se scrivesse al mio Comando…

– “Scusate, che dovrei dire? Che non era vero quello che ho denunciato?

– “Non dico questo. La stampa ha esagerato… io ho sbagliato a non chiedere la rettifica di quello che hanno scritto come se fossero mie affermazioni. Quel giornalista è un cretino…

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Sinossi: 

Giorgio Ricci si è appena lasciato con Silvia, la donna con la quale aveva una relazione da diversi anni. All’amarezza di un rapporto terminato dopo anni, si aggiunge un’accusa, ingiusta.

La vicenda è ambientata a Collearso, piccola cittadina siciliana di provincia.

Sangue, paure, sesso, giornalismo, spionaggio, sentimenti, cinismo, fragilità e adrenalina, sono gli ingredienti della vita di un uomo apparentemente normale, come potrebbe esserlo il vostro vicino di casa.

Rapporti umani, politica, corruzione, fallimenti economici, ma anche strani personaggi legati alla malavita locale, oltre soggetti come Jo, un americano legato al mondo dei servizi segreti americani, per un noir mediterraneo, nel quale è difficile distinguere il confine tra realtà e fantasia nelle storie di terrorismo, mafia, malapolitica, spionaggio, vissute in buona parte in una cittadina di provincia dal nome Collearso.

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