Caso De Magistris: premetto che la Legge Severino è, per me, una arrogante cavolata, prima ancora che una legge incostituzionale. Ma è una legge che, come è stata applicata per altri, deve essere applicata per lui, De Magistris, magistrato e di Sinistra.
Ora il T.A.R. aveva rimesso alla Corte Costituzionale la Legge Severino, in base alla quale De Magistris doveva lasciare la poltrona di Sindaco di Napoli, sospendendo il provvedimento impugnato.
De Magistris poteva rimanere seduto in tale poltrona solo grazie alla sospensione disposta dal Giudice Amministrativo (il T.A.R.) come provvedimento incidentale del procedimento il cui presupposto era l’affermazione della giurisdizione Amministrativa sul provvedimento di applicazione della Legge Severino fatta dal Ministro dell’Interno.
Ma il provvedimento in questione era stato impugnato anche da un elettore sollevando conflitto di giurisdizione, la cui soluzione spetta alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione.
Tale organo regolatore ha dichiarato che la giurisdizione in ordine ai provvedimenti di applicazione di quella sciagurata (per tutti!!!) legge spetta al Giudice Ordinario rimettendo il giudizio avanti a questo.
Pertanto il giudizio al T.A.R. decade per difetto di giurisdizione e con esso la sospensione del provvedimento. Che riprende pieno valore. De Magistris deve lasciare la poltrona. Ne consegue che tutto ciò che sta facendo come Sindaco di Napoli è nullo ed il Ministro (si fa per dire) dell’Interno, Alfano ha il dovere di mandare i Carabinieri a “sollevarlo” dall’incarico (e dalla poltrona).
Dura Lex sed Lex. O la Legge Severino si applica solo ai nemici di Renzi e di Governo?
Mauro Mellini – www.giustiziagiusta.info