Finita la suspens sull’inseguimento dei due fratelli Chérif e Saïd Kouachi autori della strage di mercoledì al settimanale Charlie Hebdo.
Dopo il massacro erano fuggiti verso Nord per finire asserragliati in una tipografia della zona industriale vicina al’Aeroporto Charles De Gaulle. Sono stai uccisi dagli uomini del Raid. Detenevano almeno 6 ostaggi ma il bilancio non è ancora noto. Volevano “morire da martiri” i due fratelli ma i veri martiri sono tutti i morti che hanno lasciato dietro di loro, i vignettisti e i giornalisti di Charlie Hebdo, i poliziotti, gli ostaggi…
Erano pronti a morire ma prima sono riusciti a focalizzare i riflettori su se stessi, il mondo intero ha parlato di loro. Hanno mobilitato migliaia di forze dell’ordine ed a Dammartin-en-Goële in due corpi d’elite, il RAID ed il GIGN hanno lavorato in coordinamento.
Chérif Kouachi, di nazionalità francese, nato a Parigi nel 1982, soprannominato Abou Issen era ben conosciuto dall’antiterrorismo. Aveva infatti partecipato a quella che venne definita “la filiera delle Buttes-Chaumont” o “la filiera irachena del 19° arrondissement” a Parigi. Scopo del gruppo, che si allenava nel parco delle Buttes-Chaumont per imparare i rudimenti dell’uso dei kalashnikov: inviare jihadisti in Iraq per entrare nei ranghi della filiale irachena di al-Qaeda. Venne arrestato giusto prima di poter partire in Siria da dove voleva raggiungere l’Iraq. Nel 2008, venne giudica e condannato a tre anni di prigioni, di cui 18 con la condizionale.
Due anni dopo è stato citato nel quadro del progetto di un tentativo di evasione di prigione di un ex membro del GIA, il Gruppo islamico armato algerino, Smaïn Aït Belkacem, che nel 2002 era stato condannato all’ergastolo per l’attentato dell’ottobre 2005 a Parigi, alla stazione RER Musée d’Orsay di Parigi.
Saïd, del quale è stata trovata la carta d’identità, non avrebbe invece mai fatto parlare di sé nonostante un viaggio nello Yemen nel 2011 dove potrebbe essersi addestrato all’uso delle armi, secondo fonti americane.
Abbattuto anche Amedy Coulibaly che a fine mattinata si era rinchiuso in un supermercato ebraico con diversi ostaggi nella zona di Paris Vincennes Fonti poliziesche avevano confermato il collegamento tra il sospetto della sparatoria avvenuta mercoledì sera a Sud di Parigi ed i fratelli Kouachi. Anche lui conosciuto dalle forze dell’ordine ed appartenente alla stessa filiera jihadista dei due assassini di Charlie Hebdo. Come Chérif Kouachi, anche lui coinvolto nel progetto d’evasione di Smaïn Aït Ali Belkacem. Dietro di lui 4 ostaggi morti secondo le ultime notizie.
La sua compagna e compliceHayat Boumeddiene sarebbe in fuga.
Luisa Pace