E’ stato appena messo in rete il sesto episodio della serie “Lend Me Your Ears” (della durata di 8 minuti e 52 secondi), del giornalista John Cantlie, il britannico rapito due anni fa in Siria e che avevamo visto alla fine del mese di ottobre nella nuova veste di corrispondente del Nuovo Stato Islamico in diretta per Ayn Al Arab da Kobane.
Questa volta la scenografia torna a essere quella dei precedenti video della serie “Lend Me Your Ears”, con Cantlie che indossa la solita tuta arancione e con riprese che dimostrano come non ci eravamo sbagliati quando scrivevamo che i video di questa serie erano stati girati tutti nella medesima circostanza e se non nel corso della stessa giornata, nei giorni immediatamente successivi.
Come nei video precedenti Cantlie ricorda chi è e da quanto è prigioniero dell’ISIS. Il messaggio principale è quello che i governi britannico e statunitense preferiscono lasciar morire i propri ostaggi piuttosto di trattare e di rilasciare alcuni prigionieri. Ricorda James, Steven e David. Sottolinea con amarezza “non si trattava di soldati US”. Un riferimento alla liberazione avvenuta nel maggio scorso di cinque prigionieri afgani imprigionati a Guantanamo in cambio del soldato americano Bowe Bergdahl.
Ricorda anche la missione di salvataggio fallita del 4 luglio scorso, il giorno dell’Indipendence Day. Una missione costata 10 milioni di dollari tra armi, elicotteri e personale quando sarebbe bastato trattare con i jihadisti mentre la Francia avrebbe già pagato 58 milioni di dollari per libare i propri cittadini.
Cantlie accusa i governi britannico ed americano di non aiutare le famiglie né di trattare. Di preferire la maniera dura. E’ ai cittaddini che si rivolge dicendo che si pagano le bollette, le tasse per poi essere abbandonati appena si ha bisogno. “Che sistema è questo?” dice Cantlie.
Secondo quanto dice Cantlie, probabilmente sotto la pressione dei terroristi dell’ISIS, il Governo americano non tratterebbe con i terroristi giustifica gli attacchi militari che non hanno alcun fine umanitario ma solo economico.
Chiede alla gente di ribellarsi ai propri governi arroganti.
Il discorso di Cantlie ricorda molto quello dei jihadisti occidentali ai propri “fratelli” che chiedono di opporsi ai governi arroganti.
Una volta ancora il video termina con Cantlie che dà appuntamento alla prossima puntata.
L.P.