“È proprio così, i centri abbronzanti sono diventati spesso il luogo sostitutivo del barbiere, del circolo sportivo. Luoghi della vita quotidiana dove prima o poi passi, e dove i killer ti vengono a cercare”.
Riina e Provenzano possono vivere tranquilli.
Senza nulla togliere alla meritoria attività antimafia di Saviano, non si può fare a meno di sorridere nel leggere l’articolo pubblicato su Repubblica che riporta “fu per questo che quando scrivemmo la sceneggiatura di Gomorra pensammo di iniziare proprio da un centro abbronzante, la prima strage avviene lì. Fisicamente per noi significava sostituire l’immaginario tipico della piazza o del bar con una dimensione più reale. E ora la realtà conferma quell’intuizione drammatica”.
Seguendo la stessa logica, se il prossimo omicidio dovesse avvenire nel negozio di un rivenditore di frutta e verdura, Roberto Benigni potrebbe a buon titolo intestarsi l’intuizione avuta con il film “Johnny Stecchino” in merito alla pericolosità di rubare le banane a Palermo.
Fin qui le risate. Passiamo adesso a quello che dovrebbe farci piangere. La seconda brillante intuizione dello scrittore, sta nel suggerimento a Renzi di aggredire “il tesoro dei clan”.
Una “intuizione” datata 31 marzo 1980, proposta come legge alla Camera dei Deputati da Pio La Torre, alla cui formulazione tecnica collaborarono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Dalla proposta nacque la legge n. 646, del 13 settembre 1982, nota come legge “Rognoni-La Torre”, che introdusse per la prima volta nel codice penale la previsione del reato di “associazione di tipo mafioso” (art. 416 bis) e la conseguente previsione di misure patrimoniali applicabili all’accumulazione illecita di capitali.
Purtroppo, La torre, Falcone e Borsellino sono morti. Uccisi da quella mafia che avevano combattuto anche sotto il profilo economico. A noi resta Renzi. Lo stesso Renzi che non ha nominato il Magistrato antimafia Nicola Gratteri (si dice a seguito del veto posto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano) a dirigere il Ministero Giustizia e che sembra invece aver nominato consulente-mediatico-antimafa (vista la quotidiana presenza sui giornali) lo scrittore Roberto Saviano.
Johnny Stecchino, al secolo Roberto Benigni, pare invece non sia interessato alla nomina di Sottosegretario al Ministero di via Arenula…
Gjm