Due giorni fa abbiamo finalmente ricevuto una buona notizia: quattro ostaggi francesi sono stati liberati dopo tre lunghi anni trascorsi nel Sahel, rapiti da Al Qaida Maghreb il 16 settembre 2013 in Niger.
L’unico commento ragionevole sarebbe stato quello di congratularsi e far passare un minimo di tempo per lasciarli riprendere. Hanno fatto bene quei pochi media che si sono limitati a tornare sulla storia del loro rapimento per colmare quello che avrebbe dovuto essere un momento di dignitoso silenzio senza per questo lasciare la notizia sotto silenzio.
Invece no! Dopo il tormentone del “gli ex ostaggi di Arlit sono stanchi e dimagriti” – un’ovvietà visto che non hanno trascorso tre anni in una Spa – e “le famiglie sono commosse”… c’è stato il via alle polemiche. La Francia ha pagato! Il Governo nega ma ormai il via alle speculazioni è lanciato. Dovere d’informazione certo ma ci si dimentica che ci sono ancora sette ostaggi francesi in Mali, Nigeria, Siria e voler sapere tutto oggi potrebbe creare interferenze con le altre trattative in corso magari rendendoli ancor più “negoziabili”. Vogliamo rimandare qualche domanda a tempi migliori?
Il commento più stravagante viene oggi da Marine Le Pen, la leader indiscussa del Fronte Nazionale, il partito di estrema destra che sta salendo nei sondaggi grazie ai suoi propositi populisti. I media hanno notato la stanchezza dei rimpatriati ma Madame Le Pen ha fatto meglio: si è accorta che appena liberati i quattro uomini avevano la barba lunga, abiti tuareg e turbanti, uno aveva addirittura il viso semicoperto… Se né accorta ed ha espresso i propri dubbi in radio – ma quali dubbi?. Purché questa “breve” non faccia onda, perché c’è un limite alle speculazioni e c’è un limite alla loro divulgazione.
E’ vero che in questo momento sto contribuendo a comunicare lo stato d’animo della confusa Marine che, pur negandolo, ha ovviamente fatto un’allusione “religiosa”. Santo cielo, la barba tagliata stranamente. Vogliamo pensare che in tre anni siano stati convertiti all’islam e che ci abbiano restituito dei potenziali terroristi? E sì, sto contribuendo a divulgare i dubbi di Madame ma per sdrammatizzarli. Purtroppo non sono vignettista, avrei fatto prima. Il disagio di Marine sta diventando una delle notizie più diffuse di oggi in Francia. Forse questo è peggio dell’esternazione in sé. Ci sono momenti in cui bisognerebbe tacere per non perdere la faccia. Invece no… la notizia – che notizia in sé non è – la stanno riprendendo tutti da Le Monde al Figaro, da Les Echos a TF1. A questo punto la vera notizia è che si è perso il senso dell’informazione. Suppongo che tra poco inizieranno le reazioni degli altri politici e la palla di neve si trasformerà in valanga.
Riassumendo, abbiamo capito che i quattro francesi sono stati liberati stanchi, dimagriti, lo sguardo perso, molto riservati e con uno strano look… Che sia meglio diffidare? Roba da matti!
Personalmente preferisco dar loro un gioioso benvenuto da lontano a Thierry Dol, Daniel Larribe, Pierre Legrand, Marc Férete ed avere un pensiero per tutti gli ostaggi, non solo francesi, ancora trattenuti in zone di guerra.
Luisa Pace
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