19 Aprile 2024
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6 thoughts on “Nell’affare randagismo si intrecciano soggetti diversi

  1. Cittadini aragonesi, non siete i soli ad avere il triste primato di cani randagi maltrattat,impiccati,vittime dell’indifferenza verso verso queste creature anche da parte delle Iatituzioni preposte a proteggerle. Oggi ho saputo che anche nella mia città, Siracusa, hanno avvelenato ben 5 cani in una contrada denominata Targia e tutto è passato in assoluto silenzio!!! Nessun giornale ne parla, sono venuta a conoscenza di questa ennesima strage per caso perchè cerchiamo i cani spariti dal branco che accudiamo in quella zona ed ancora non li abbiamo trovati ed una persona qualificata perchè appartenente alle Forze dell’ordine ci ha informate.

  2. Se non sono ancora stati trovati, come si fa a dire avvelenati??
    Allora se una persona qualificata appartenente alle forse dell’ordine vi informa che gli asini volano, cosa fate? ci credete?

    Avere questo tipo di primato è vergognoso!

    Evidentemente non sono soltanto le istituzioni a latitare, lo sono anche i cittadini, soprattutto!

    Penso che, in ogni paese, se tutti avessimo la consapevolezza che i randagi esistono perchè l’uomo fa si che questo accada e se rispettassimo tutti le leggi ma, in particolare modo, amassimo tutti gli esseri viventi, tutto ciò non accadrebbe, quindi, l’indifferenza è vostra e l’indifferenza uccide…..!!!!

  3. Gentile Signora Iannaccio, mi piacerebbe tanto essermi sbagliata ed aver creduto ad un asino che vola, ma purtroppo ieri pomeriggio davanti a chi scrive, davanti alla Polizia Municipale, davanti agli agenti del 113 presenti sul posto, davanti al veterinario dell’ASP, davanti a tanti volontari, c’erano due poveri cani avvelenati.

    La responsabile dell’associazione del canile Snoopy ha ammesso che Lunedì aveva recuperato altre carcasse di cui ho scritto qui nei commenti.
    Nessun asino che vola purtroppo!

    Di quelle creature non si era detto nulla e i cittadini non erano stati informati.
    peggio ancora non eravamo stati informati sopratutto i tanti volontari che da giorni cercavamo i cani dei quali ci occupiamo da anni.
    Domenica 22 gennaio 2012, di prima mattina i cani erano stati accuditi da noi volontarie ed anche il pomeriggio erano passate da lì altre volontarie. I cani erano tutti vivi, spaventati dalla mandria, ma c’erano!!
    Ed erano vivi!!
    Se avessimo saputo immediatamente dell’avvelenamento del lunedì 23 u.s. forse qualche cane si sarebbe salvato e i volontari non ci saremmo disperati a cercali.

    Per quanto attiene alla indifferenza dei cittadini converrà che in tutta italia il fenomeno del randagismo e’ endemico e se al nord i cani non sono per strada, sono comunque nei canili e nei rifugi.

    Con la sua frase “l’indifferenza è vostra e l’indifferenza uccide!!!” , spero che non voglia intendere che tutti i siciliani siamo indifferenti?
    Lei gentile signora dovrebbe soffermare la sua attenzione sui tanti volontari che come me combattono ogni giorno per fare rispettare i diritti degli animali e magari guardarsi intorno per scoprire che in tutta Italia c’è tanto da cambiare.

  4. curioso pensare che le forze dell’ordine possano dire che “gli asini volano” da parte di chi parla di rispetto delle leggi..e piuttosto ovvio attribuire alla indifferenza dei popoli anche ciò che accade agli animali…
    dove vive la signora Mikela funziona tutto?

  5. Certo che fa specie vedere che alla comunicazione di un fatto così drammatico la Sig.ra Mikela Iannaccio preferisce invece che commentare, dileggiare chi riporta la notizia. Se Lei avesse approfondito la vicenda saprebbe che nei termini in cui è stata esposta è esatta. E lasci stare le forze dell’Ordine insinuando essere intente a fare affermazioni campate in aria ad uso e consumo dei creduloni.

    I drammatici fenomeni dell’avvelenamento ci sono in tutta Italia. Mi ricordo di una campagna contro questo drammatico fenomeno in Veneto. Grave il fenomeno in Toscana. Che a rimetterci la vita siano animali randagi, di quartiere o di proprietà poco importa, il fenomeno è nazionale.

    Poi evitiamo i luoghi comuni: se in questo momento siamo qui a scrivere è perché a partire da questa testata “La Valle dei Templi” per arrivare a chi scrive gli articoli e spesso li commenta e a chi si occupa in pratica di tanti animali sul luogo, non possono certo chiamarsi indifferenti.

    Personalmente penso che più che l’indifferenza, uccida la stupidità umana.

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