18 Aprile 2024
Home INDIGNAZIONE!!! – La reazione ad un videogiornale di Angelo Ruoppolo

8 thoughts on “INDIGNAZIONE!!! – La reazione ad un videogiornale di Angelo Ruoppolo

  1. sono certa che , se paragonata a questo tipo di gornalismo, saresti una bravissima e seria professionista. come tu giustamente dici, telearnone, non è una testata seria, si offenderebbe la memoria di tuo nonno, dei toi zii e di coloro che hanno sacrificato tempo, vita privata e incolumità personale alle “idee”! questa è solo bassa lega….

  2. Mi sono indignato pure io e la prima cosa che ho detto sentendo il suo servizio fu “se ero il marito di una di quelle donne lo avrei preso a colpi di scopa in testa”. Per me lui è l’espressione giornalistica di una città malata. Saluti!!!

  3. Sig.ra NICOSIA, sul fatto che non trovi più un commento è più che probabile…anch’io, più volte, su un altro giornale on line, ho scritto commenti mai pubblicati o, peggio, pubblicati a metà, escludendo le parti, a mio giudizio, più interessanti!

  4. no comment. Penso che chiunque abbia visto quel servizio si sia indignato. Ma non è il solo servizio che ha indignato avvolte si trasformano anche cronache tragiche in cabaret.

  5. Pessimo sarcasmo da osteria. L’evoluzione culturale della società, nei suoi livelli normalmente emancipati, ha superato da decenni questi doppisensi pecorecci. Ma tant’è ognuno pensa di divertire con ciò che lo diverte.
    Riguardo alla qualità giornalistica, come nel calcio tutti sono “calciatori” anche nel mondo dell’informazione tutti sono “giornalisti”: poi, si sa, c’è chi partecipa alla Champio League e chi in terza categoria dilettanti…

  6. Cara Arianna,
    io ho visto donne e uomini che pulivano la “loro” strada.
    Ho visto uomini e donne che interpretavano il ruolo di cittadini/e.
    Ho visto donne e uomini che curavano il loro spazio pubblico come quello privato.
    Che bell’esempio di cittadinanza attiva.
    Per fortuna nella civiltà delle immagini le immagini, e non le parole, diventano pietre.
    Lia Rocco

  7. Cara Arianna, nell’esprimerti tutta la mia solidarietà, devo purtroppo prendere atto che fino a quando l’informazione (si fa per dire) è affidata all’emittente che tu giustamente hai appellato “telearnone” la città di Agrigento è condannata a vivere in uno stato di degrado civile e morale inconcepibile. Vanno ricordati gli apprezzamenti a questa emittente fatti dallo stesso Arnone quando, in assenza del successivo contratto che la legittimò a pieno titolo, ne propose la chiusura per collusione con la mafia. Ma, allora, “L’AMORE” tra l’editore e Arnone non era ancora scoppiato.

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