29 Marzo 2024
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8 thoughts on “QUESTO MANIFESTO OFFENDE LA DONNA

  1. sono solo belle parole. ma alla fine niente e cambiato,oggi non c’e piu rispetto di niente e di nessuno perche nelle proprie famiglie non c’e piu educazione di niente..
    Non la penso come lei per quanto riguarda gli studenti, anzi credo tutto il contrario, vanno a scuola solo per esibire il loro essere ma alla fine non imparano niente, lei si lamenta che si alza la mattina alle 5 e va a lavorare a un’ora da casa sua, me mi permetta di dirle che c’e gente che come me si e trasferita dall’altra parte dell’oceano per un lavoro e faccio sacrifici che lei nemmeno lontanamente sogna…e poi voi non lamentatevi tanto avete tutto il posto sotto il sedere…chissa perche voi agrigentini vi lamentate sempre e li proprio c’e la piu alta densita di occupazione pubblica siete tutti dipendenti statali ma che volete di piu”’…i sacrifici sono altri…e la mentalita che dovete cambiare altrimenti please basta lamentarvi…una cittadina del mondo

  2. Bel pezzo. Un De Amicis contemporaneo potrebbe inserirlo in una riedizione di “Cuore”.
    Per fortuna ci sarà sempre un Franti a seppellire la retorica con una sonora risata.

  3. Mi pare che a lamentarsi sia lei, Cittadina del mondo.
    Gli agrigentini sono soliti al chiagne&fotte, ma le parole di Alessandra non sono una mera lagnanza ma una testimonianza personale.
    Lei, cara Cittadina, cos’ha fatto fin’ora per la dignità della donna? E poi, chi e’? Come si chiama?

    La dignità si conquista con i fatti.
    Le donne che si “danno” molto facilmente (o, peggio, di contro a qualcosa), di certo, ci mettono parecchio tempo ar riconquistarla. Innanzitutto con se stesse.
    Forse che si vuole evitare al mondo questo passo del gambero?

  4. Il commento della “cittadina del mondo” palesa una manifesta insipienza oltre che un becero razzismo leghista. Qui non ci si lamenta dei sacrifici per un lavoro più o meno duro, ma della DIGNITA’ della donna che va avanti per meriti e col sudore della fronte e non con quello delle ghiandole di Bartolini.
    Quello di “Gambadilegno” lascia trasparire tutta la frustrazione di chi non ha visto la sorella accettata alla corte del nano.

  5. Cara Alessandra, sono orgoglioso – oggi piu’ di prima – di averti conosciuta e di averti come stimatissima amica. Il tuo impegno e la tua storia personale sono ineccepibili, come il tuo intervento alla manifestazione: un pezzo che ho voluto conservare tra le mie cose piu’ care. A coloro che hanno espresso commenti critici se non velenosi o ironici (gambadilegno o la pseudo-cittadina del mondo) vorrei dire che sarebbe opportuno non che ci mettessero la faccia in quello che scrivono (come fai tu); ma che almeno abbiano il coraggio di metterci il nome

  6. Per Eta Beta: E la tua rabbia invece è così forte perchè tua madre è stata accettata?
    Per Cavaleri: La storia personale. Appunto. Quella di ognuno. E non dare pagelle, non conosci tutto, tutti e tutto di tutti. Di Muzio Scevola ne è bastato uno: gli altri, tutti pessime imitazioni Made in China. E poi “garantire” per altri … suvvia, mica stiamo ad accendere mutui…
    Per tutti: come al solito, per la “corte” dei benpensanti pseudosinistri, guai a dissentire: loro hanno la verità, la via, il verbo…. Mi fermo perché sento Franti che sta crepando dalle risate.

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